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Raspadori, parla Puccetti: "Stile Juve, giocherebbe alla Tevez. Ha la stessa forza nelle gambe di Romario e Gerd Muller, andrà continuamente in doppia cifra"

08.04.2022 16:15 di  Mirko Di Natale  Twitter:    vedi letture
ESCLUSIVA TJ - Raspadori, parla Puccetti: "Stile Juve, giocherebbe alla Tevez. Ha la stessa forza nelle gambe di Romario e Gerd Muller, andrà continuamente in doppia cifra"
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© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

Il Progresso non è solo una società di calcio con sede a Castel Maggiore, in provincia di Bologna, ma anche la trasformazione graduale che la Juventus vorrà fare a cominciare dal prossimo anno. L'obiettivo del club bianconero sarà quello di puntare ancor di più sui giovani, perché è da li che bisognerà ripartire per provare a riaprire il ciclo di vittorie. La nostra redazione ha contattato, in esclusiva, il dirigente Guido Puccetti che ha conosciuto Giacomo Raspadori - di recente accostato alla Juventus - durante la sua esperienza in Emilia:

Se nomino Giacomo Raspadori, chi le viene in mente?

"Ripenso a quel ragazzino di dieci anni che già incantava sui campi da gioco. Gianni Soli, con cui avevo instaurato un buonissimo rapporto e che nel frattempo era diventato il responsabile del settore giovanile del Sassuolo, si erano messi a seguire tre o quattro giovani tra cui il fratello di Giacomo, Enrico, di tre anni più grande. Io, però, chiamai Soli e gli dissi di venire a seguire quelli del 2000. Perché tra di loro c'era un bel talentino".

Proviamo ad indovinare di chi parla? Giacomo Raspadori?

"Esatto, proprio lui. Tra l'altro lo aveva adocchiato anche il Bologna, ma erano interessati più a suo fratello Enrico. Il Sassuolo, invece, decise di puntare su entrambi in modo da convincere anche la famiglia. Era il 2010, Giacomo era sotto età nei nostri pulcini ed era in squadra con Federico Ravaglia che quest'anno è in prestito al Frosinone. Sono bellissime soddisfazioni".

E una decade dopo, quali sono le sensazioni nel vederlo lì in Serie A con la maglia del Sassuolo?

"Per me è un motivo d'orgoglio, a volte viene ad allenarsi da solo nel nostro centro sportivo. Il nostro settore giovanile è importante e florido, ci sono molti giocatori dislocati tra la B e la C ma in pochi hanno raggiunto la A. Ci riteniamo fortunati perché Ravaglia e Raspadori giocavano insieme, in più quest'ultimo è diventato campione d'Europa con l'Italia. E' di buona famiglia, fino a poco tempo fa la sua mamma lavorava qui da noi, il ragazzo rispecchia pienamente quelli che sono i principi inculcati dai suoi genitori. E se dovesse andare alla Juventus...".

Ecco me lo introduce lei l'argomento: e se dovesse andare alla Juventus?

"Con noi bolognesi non c'è un bellissimo rapporto, ma chissene frega (sorride ndr). Sarebbe un sogno vederlo in bianconero".

Andrà alla Juventus per sostituire Dybala?

"Sostituire il numero dieci Dybala con Giacomo Raspadori di Castel Maggiore, beh sarebbe proprio tanta roba. Anche se sono due giocatori differenti".

Quindi lo vedrebbe bene in bianconero?

"Sarebbe un percorso di crescita molto importante, poi lo vorrei vedere con il suo amico Locatelli. La Juve avrebbe bisogno di un giocatore dal baricentro basso, con forza nelle gambe, perché nel metro e mezzo è capace di lasciarti lì e ammazzarti".

Ha lo stile Juve?

"Sì, è un ragazzo a modo e con la testa sulle spalle. Giacomo incarna alla perfezione lo stile Juve, quello che una volta voleva l'avvocato. Non ha grilli per la testa, non ha piercing o tatuaggi, pensa sempre al calcio e, come dicevo, viene da una famiglia splendida".

In che ruolo giocherebbe nella Juventus?

"Al Sassuolo spesso parte da sinistra, in mezzo gioca Scamacca e a destra c'è Berardi. Lui è un giocatore duttilissimo, per cui potrebbe fare tranquillamente la punta centrale oppure partire in tandem con Vlahovic. Potrebbe fare un po' quel che faceva Tevez nella Juve, nel senso che partiva da fuori e poi s'accentrava per concludere in porta".

Quello di Adani, dunque, non è solo un paragone scomodo?

"Lo ricorda molto, anche se l'argentino era un giocatore più tecnico. Ma non è l'unico, anche Romario e Gerd Muller avevano un baricentro basso con una grande forza nelle gambe".

Sarà l'attaccante italiano per i prossimi dieci anni?

"Sì, non è ancora esploso del tutto. Ha queste sterzate in area di rigore, è furbo, in grado di legger bene la situazione. Diventerà un giocatore importante, farà strada. Sono sicuro di questo. Se troverà un club in grado di dargli fiducia, andrà continuamente in doppia cifra".

Si ringrazia Guido Puccetti per la cortesia e la disponibilità dimostrata in occasione di questa intervista.