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Michele Padovano: "Juve ancora malata, Allegri non ha più il polso della situazione. Vlahović uno dei pochi forti, qui farebbe fatica anche Haaland"

18.10.2022 11:30 di  Mirko Di Natale  Twitter:    vedi letture
ESCLUSIVA TJ - Michele Padovano: "Juve ancora malata, Allegri non ha più il polso della situazione. Vlahović uno dei pochi forti, qui farebbe fatica anche Haaland"
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

"Il risultato col Torino può aiutare, ma continuo a vedere una squadra malata che non si esprime come dovrebbe. E' vero che il derby è sempre molto particolare ed è un'attenuante, ma questa sarà una stagione molto difficile e complicata per la Juventus". Pensieri e parole dell'ex calciatore bianconero, Michele Padovano, che in esclusiva ai microfoni di TuttoJuve.com analizza il delicato momento e non solo:

Però, seppur piccolo, la vittoria nel derby resta un passo in avanti.

"Vedo pochissima qualità nei giocatori, quelli che ci sono sembrano impauriti e fanno fatica ad esprimersi al meglio. La condizione fisica non è ottimale, mi auguro che la situazione possa sbloccarsi da un momento all'altro. Altrimenti diventerà tutto più difficile".

Hai la sensazione che Allegri possa aver perso il polso della situazione?

"Quello di sicuro, perché le dichiarazioni di fine partita sembrano pronunciate da una persona che non ha più il polso della situazione in mano. E questo non aiuta. Da calciatore non ho mai giocato contro un allenatore, al limite giochi per lui. Non credo che nessuno stia remando contro in questo momento, purtroppo possono capitare delle annate così. Le colpe vanno suddivise un po' a tutti, sono tutti quanti responsabili a partire da chi gestisce".

Poteva essere una buona idea quella di esonerare Allegri per cercare di dare una scossa e uno stimolo in più ai giocatori?

"La formula magica non esiste mai, anche perché mi è successo di cambiare allenatore e non risolvere affatto le problematiche. Per captare certi meccanismi bisognerebbe essere all'interno, altrimenti è difficile parlare. Con la qualificazione ormai compromessa in Champions e i tanti punti di distacco dal Napoli ci vorrebbe un miracolo, mi aspetto francamente sempre una rinascita. Allegri, poi, ha anche un contratto molto oneroso, questo significherebbe dover pagare successivamente un altro tecnico. E anche se ti chiami Juventus, certi calcoli li fai lo stesso".

Tornando per un attimo al derby, che cosa salviamo?

"Sicuramente Vlahović, è un giocatore a mio parere davvero molto importante. In questo momento è davvero difficile giocare come attaccante nella Juventus, perché sei sempre spalle alla porta e non vieni mai messo in condizione di esprimere tutte le qualità. Questo è il miglior modo per fare delle brutte figure. Io salverei lui e lo spirito dei suoi compagni, che è stato leggermente differente rispetto alla partita di Haifa. La Juve, chiaramente, deve proporre qualcosa in più, poiché deve mettere nella giusta condizione i giocatori importanti come il serbo. Qui farebbe fatica anche Haaland".

Quale è il tuo commento, invece su Moise Kean?

"Ho letto che Allegri lo ha lodato per la sua prestazione, ma sono abituato a vedere giocatori più determinanti. A parte Vlahović, vedo davvero pochi giocatori forti nella Juve. L'unico modo per uscire da questo vortice è quello di lavorare con serenità e autoconvincersi che sono dei buoni calciatori; l'unico modo per dimostrarlo è il campo. Fa bene giocare ogni tre giorni, in questo modo c'è la possibilità di dimostrare che le sconfitte precedenti sono stati sono dei brutti incubi".

Credi che la Juve acquisterà un altro top player a gennaio che magari corrisponde all'identikit di Sergej Milinkovic-Savic?

"Non credo, difficilmente Lotito se ne libererà. E se lo farà, le cifre saranno improponibili per la Juve".

Magari il rientro di Chiesa e Pogba potrebbero cambiare un po' le carte in tavola, vista l'importanza di entrambi i giocatori.

"Però è inutile parlarne, bisogna ragionare giorno per giorno con i giocatori a propria disposizione. Sono sempre stato abituato a ragionare che in una grande squadra ci sono tanti calciatori forti, e quando manca qualcuno chi ne prende il posto non fa sentire la mancanza dell'altro. Già il fatto che qualcuno si lamenti delle assenze di Pogba e Chiesa dimostra un po' di debolezza".

Da qui alla sosta, proviamo a fare una piccola sosta: in che posizione saranno i bianconeri in campionato e in Champions?

"Purtroppo è difficile fare una previsione, perché ad oggi la Juve è una squadra che si deve ancora del tutto ritrovare. Ogni partita è da tripla e può finire con ogni risultato, bisognerà vedere se riusciranno a riprendersi e a dimostrare nuovamente di essere dei giocatori importanti".

Si ringrazia Michele Padovano per la cortesia e la disponibilità dimostrata in occasione di questa intervista.