esclusiva tj

Michelangelo Rampulla: "Mi auguro il quarto posto, la Juve può fare un filotto importante. Mercato? Non è risolutivo, la rosa è competitiva"

20.12.2021 11:30 di Mirko Di Natale Twitter:    vedi letture
ESCLUSIVA TJ - Michelangelo Rampulla: "Mi auguro il quarto posto, la Juve può fare un filotto importante. Mercato? Non è risolutivo, la rosa è competitiva"
TuttoJuve.com

La redazione di TuttoJuve.com ha contattato telefonicamente, in esclusiva, l'ex estremo difensore ed allenatore dei bianconeri, Michelangelo Rampulla, per parlare approfonditamente degli ultimi avvicendamenti in casa Juventus e non solo:

Juve in crescita nel match vinto in maniera convincente contro il Bologna. Quali sono le tue impressioni a riguardo?

"Ci sono state tante difficoltà fin qui, ma pian piano sono convinto che la Juve ne verrà fuori. E' pesante avere tanti punti di svantaggio dalle prime, però ci sono tutti i mezzi per poter recuperare. La rosa è di primo livello".

Si sapeva che sarebbe stato un anno di costruzione, ma nessuno forse immaginava tutte queste difficoltà.

"Il discorso è proprio questo, nessuno poteva immaginare un distacco del genere alla fine del girone d'andata. Si pensava ad un periodo di assestamento in cui l'allenatore avrebbe trovato delle nuove soluzioni, non è stato un periodo esaltante ma fa parte del calcio".

Da tifoso della Juve, quindi, sei ottimista?

"Sì, perché la rosa resta ugualmente competitiva. Pian piano si dovrà tornare ad essere protagonisti".

A tuo parere, la Juve gioca meglio senza Dybala?

"Dipende sempre dagli avversari che incontri, non è solo una questione legata alla presenza di un singolo giocatore. Il Bologna, ad esempio, era meno agguerrito di altre volte, ma la Juve per vincere ha giocato davvero una buona partita".

Credi ancora nella possibilità di arrivare al quarto posto? I risultati della giornata hanno sensibilmente riavvicinato la Juve all'obiettivo europeo.

"Se ritrova un po' di serenità e di continuità, la Juve potrà di nuovo agganciarsi al treno della Champions League. Basterebbe vincerne 4 o 5 di fila, ci sono i giocatori per poter riuscire in questo".

Bisogna ripartire, per riuscirci, dai soli due gol incassati negli ultimi due mesi?

"Non subire gol è importantissimo per una squadra che deve lottare per i primi posti, così c'è più possibilità di creare maggiori pericoli offensivi. Si parte sempre da una difesa solida per costruire delle annate vincenti".

Difesa sì, ma c'è un attacco che non decolla: la Juve ha segnato solo 25 gol in 18 partite in campionato.

"Il dato bisogna migliorarlo, certo, ma non è soltanto colpa dell'attacco. La squadra sta cercando di acquisire la solidità difensiva, non appena sarà sistemata vedrete che si inizierà a segnare di più. E' il collettivo, e non il singolo, che dovrà uscire fuori da questo momento".

Sei deluso da un calciatore in particolare?

"Non mi piace fare dei nomi, perché ognuno di loro va in campo per dare il meglio di sé. E' più una questione di squadra che di singolo, come dicevo ci vuole un po' di tempo per assimilare il nuovo concetto tattico dell'allenatore".

Se ci sarà la possibilità di prendere un attaccante, quale profilo vorresti alla Juve?

"Preferirei acquistare un profilo giovane, possibilmente italiano, piuttosto che un attaccante a cui puoi fare solo uno o due anni di contratto. Il mercato di gennaio, però, non è così risolutivo, in quanto il calciatore in arrivo ci impiega un paio di mesi ad ambientarsi e così arriviamo a fine stagione. Ci vuole una 'riparazione', come viene definito, più che un restyling completo. Quello penso arriverà a giugno".

Dove ci sarebbe più bisogno, eventualmente: a centrocampo o in attacco?

"La rosa della Juve, come dicevo, è competitiva, la cosa importante sarà non avere infortuni e precarie condizioni. Il piccolo ritocco lo farei a centrocampo, ma nessuno vorrà privarsi del buon giocatore. E questo rende il tutto molto più difficile".

Però non sarebbe male riportare un tuo giovane come Rovella che ad oggi è in prestito al Genoa.

"Sì, lui come Fagioli rientra nella categoria di giovani italiani interessanti e forti su cui bisognerà puntare in futuro. Non diamogli troppa responsabilità, lasciamoli crescere in pace. Lo sappiamo bene come funziona: bastano tre o quattro partite per bruciare un talento".

A due settimane dal termine dell'anno, quale è il buon proposito per il 2022?

"Mi auguro di arrivare in Champions, la Juve potrà benissimo recuperare lo svantaggio. Sogno Champions? Si pensa sempre ad arrivare il più lontano possibile, non bisogna guardare oltre. L'avversario a febbraio si chiama Villarreal, prima c'è da superare questo ostacolo. Poi, se sarà, si faranno altri ragionamenti".

Si ringrazia Michelangelo Rampulla per la cortesia e la disponibilità dimostrata in occasione di questa intervista.