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Italo Galbiati: "Juve, occhio al Milan: questa stagione ha vinto match anche in piena emergenza. Dybala ha un grande avvenire. Su Chiellini e Buffon..."

05.01.2021 13:30 di  Luca Cavallero   vedi letture
ESCLUSIVA TJ - Italo Galbiati: "Juve, occhio al Milan: questa stagione ha vinto match anche in piena emergenza. Dybala ha un grande avvenire. Su Chiellini e Buffon..."
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© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews

Riguardo all'imminente Milan-Juventus, la redazione di TuttoJuve.com ha intervistato in esclusiva Italo Galbiati, in rossonero - in qualità di allenatore e vice-allenatore dal 1981 al 1998, nonchè vice di Fabio Capello in bianconero, dal 2004 al 2006.

Poco più di 24 ore a Milan-Juventus. Che tipo di match si aspetta?

"Il Milan è reduce da un periodo positivo e la Juve, nonostante alcune difficoltà riscontrate in questa stagione, non deve essere sottovalutata. Quest'anno mi piacciono molto i rossoneri: gruppo giovane, che gioca con grande entusiasmo".

Da quali possibili pericoli deve guardarsi maggiormente Pirlo della squadra di Pioli?

"Al di là dei giocatori la Juve affronterà un Milan che, anche quando è rimaneggiato e sembra in difficoltà, alla fine riesce a vincere. Guardiamo la partita contro il Benevento: una vittoria importantissima. Certo, non ci si aspettava un Milan sfavorito alla vigilia. Però ha vinto su un campo difficile, nonostante tutte le assenze e l'espulsione di Tonali".

A proposito di Pirlo: come giudica il suo percorso, sin qui, da allenatore?

"E' troppo presto per poter giudicare. Calcisitcamente è stato un grandissimo giocatore. Adesso allena la Juventus e, cammin facendo, giudicheremo il suo lavoro".

In carriera si è trovato di fronte a personalità di giocatori molto forti e alle situazioni contrattuali più disparate. Come commenta la situazione attuale di Dybala?

"Per me è un grandissimo giocatore. Solo Ronaldo, alla Juve, è più forte di lui. A me sembra che con CR7 si trovi e riesca a trovare il gol. Secondo me è un calciatore di grande avvenire".

Si parla di rinforzi nel comparto offensivo a gennaio...

"No, la Juve a me sembra a posto così davanti. Piuttosto penserei al centrocampo: lì c'è bisogno di qualcosa".

Insieme a Capello lanciaste un giovanissimo Chiellini alla Juventus, facendolo allenare con continuità con la prima squadra, oltre a farlo esordire. Dal suo punto di vista la sua carriera è giunta ad un bivio? E' chiamato a scegliere tra Juve o Nazionale, al fine di poter continuare con il calcio?

"Io e Fabio (Capello ndr) lo volevamo fortemente alla Roma e riuscimmo quasi a prenderlo. Già da giovane era un giocatore dedito al sacrificio: non si risparmiava mai, nemmeno in allenamento. Aveva grande cuore e una personalità molto forte. Non mi ha stupito la carriera che poi ha fatto: me la aspettavo proprio così. Ultimamente ha subito diversi infortuni: si deve gestire. Non è semplice giudicare dall'esterno".

Tra il 2004 e il 2006 allenaste una delle Juventus più forti della storia. Di quel gruppo faceva parte anche Gianluigi Buffon, tutt'ora pilastro della compagine bianconera attuale. Come si spiega la sua longevità?

"Ricordo Gigi come uno dei talenti più forti in assoluto. Per quanto riguarda la persona poi è semplicemente fantastico: conservo un bel ricordo di lui. Gli auguro di poter continuare ancora, se se la sentirà. Le svelo un aneddoto".

Prego.

"Quando con Fabio (Capello ndr) lasciammo la Juve e andammo al Real Madrid, tra i dispiaceri del mister c'era quello di separarsi da Buffon, figura determinante nello spogliatoio".

Ritornando all'attualità ritiene il Milan una serie candidata, sul lungo termine, per lo scudetto?

"Sì, perchè hanno grande entusiasmo. Sono giovani, hanno ambizione. Devono continuare così, con piena fiducia nei loro mezzi. Il girone di ritorno dirà tutto sul loro destino".