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Guidi (Gazzetta dello Sport): "Lacune pericolose nella Juve, gioca bene quando non ci sono molti giocatori di qualità. Su Paredes e il terzino..."

29.08.2022 11:30 di  Mirko Di Natale  Twitter:    vedi letture
ESCLUSIVA TJ - Guidi (Gazzetta dello Sport): "Lacune pericolose nella Juve, gioca bene quando non ci sono molti giocatori di qualità. Su Paredes e il terzino..."
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La redazione di TuttoJuve.com ha contattato telefonicamente, in esclusiva, il collega de la "Gazzetta dello Sport" e molto vicino alle vicende di casa Juventus, Marco Guidi, per parlare approfonditamente del match con la Roma e non solo:

Quale è stata la tua impressione dallo stadio?

"Juve ben diversa rispetto a quella dell'ultimo match di Marassi, soprattutto per come è riuscita fin da subito ad aggredire la partita. Ha giocato un gran match per oltre cinquanta minuti, anche per colpa di una Roma che faceva fatica a livello di ritmo. Il vero peccato è stato di non segnare il secondo gol, così l'avversario è stato lasciato in vita e libero di cercare il pareggio. Ai colleghi allo stadio avevo detto proprio questo, poi parliamo di una squadra come quella giallorossa che è una delle più forti su palle inattive dopo l'Inter. Le situazioni più pericolose sono nate proprio dai piedi di Pellegrini. A parte l'1-1 finale, l'atteggiamento è stato positivo e bisogna lavorare sul bicchiere mezzo pieno".

Perché la Juventus ha sempre il difetto di far trenta e mai trentuno? Quando la squadra gioca bene, non riesce mai a trovare il modo definitivo per portare a casa il risultato.

"A mio avviso, in maniera molto paradossale, la Juve riesce a giocar bene quando in campo non ci sono molti giocatori di qualità. Lo scorso anno, con Kulusevski e Morata, difficilmente facevi una partita così. E' un po' questo il difetto che continua a ripetersi. Cuadrado e Kostic sono giocatori di fascia e non d'attacco, a parte Vlahovic il secondo più pericoloso era Miretti - che ha fatto una grandissima partita - che non nasce come trequartista. La Juve di oggi dovrà esser capace di abbinare la qualità e l'intensità, magari l'arrivo di Paredes può permetterti di portare a casa delle partite del genere".

In effetti la sua Juventus, quella dei cinque scudetti di fila vinti, a differenza di questa era capace di rallentare i ritmi.

"Esatto, non aveva bisogno di correre sempre per vincere. Oggi, invece, è l'esatto contrario, ma poi non è possibile riuscire a mantenere gli stessi ritmi contro tutti fino a giugno. La difficoltà è un po' quella, ma anche gli infortuni hanno un proprio peso specifico. Quando acquisti un giocatore come Pogba, che nell'ultimo anno e mezzo non ha giocato tantissimo, devi aspettarti che non sia subito in condizione".

Se il mercato fosse finito oggi, con i rientri del già citato Pogba, Chiesa e Di Maria come vedi la Juve? Alla pari delle milanesi?

"Ci sono un paio di lacune pericolose, non nell'undici ma nei singoli reparti. In difesa, ad esempio, Danilo ha fatto bene, ma non c'è il sostituto di Bonucci. A me piace Gatti, ma Allegri non lo ritiene ancora pronto. Rugani è diventato il terzo centrale, questo significa che il reparto non può essere migliorato. Non vorrei che Bonucci non garantisca più di trenta partite e nelle restanti venti deve esser inventato qualcosa, perché con Danilo al centro e il conseguente inserimento di De Sciglio a destra con Alex Sandro a sinistra è inevitabile che qualcosa in meno c'è rispetto alle pretendenti per lo scudetto. A centrocampo sembra scontato l'arrivo di Paredes, con le partenze di Arthur e Fagioli potresti essere ok a livello numerico".

In attacco che ne pensi? C'è sempre qualche "lacuna" pericolosa?

"L'attacco a tre, finché non recuperi Chiesa o Di Maria, non convince con Cuadrado e Kostic. L'importante è che si alterni sempre uno tra l'italiano e l'argentino, in modo da non perdere l'inventiva o lo strappo. Un giocatore come Morata in grado di ricoprire il ruolo di punta e di esterno non c'è più, Milik sei o sette anni fa giocava in appoggio a Lewandowski ma non si era ancora infortunato ai due crociati. Con la rosa al completo, per valore, è alla pari delle due milanesi, ma il Milan sembra avere un'identità un po' più spiccata in questo momento. La Juve fa sempre partite diverse, al contrario della squadra di Pioli che ripete sempre la stessa prestazione contro tutti gli avversari".

Con Paredes vicino all'acquisto, credi che la Juve farà anche un terzino in questi ultimi giorni di mercato?

"Non filtra la volontà di prendere un terzino, dalla Juve non abbiamo mai avuto conferme a tal proposito. Però aver visto centrale Danilo e sentendo le parole di Allegri a fine partita, il pensiero è che forse qualcosa potrebbe ancora accadere. Perché no? Magari anche un terzino destro! Sul mercato bisogna trovare un'occasione, la Juve non se la preclude a prescindere ma deve essere un qualcosa di improvviso e sorprendente".

Si ringrazia Marco Guidi per la cortesia e la disponibilità dimostrata in occasione di questa intervista.