Gregucci su Paredes: "Dovrà alzare il livello, altrimenti i ragazzini gli ruberanno la merenda. Farà di tutto per restare alla Juve"
La redazione di TuttoJuve.com ha contattato telefonicamente, in esclusiva, l'allenatore ed ex vice di Roberto Mancini ai tempi dello Zenit San Pietroburgo, Angelo Gregucci, per parlare approfonditamente della prima parte di stagione di Leandro Paredes e non solo:
Dicevi, nell'ultima intervista rilasciata a TuttoJuve.com, che a volte Leandro Paredes va in orgasmo calcistico, mentre alla Juve fino ad ora non abbiamo mai visto nulla di tutto questo.
"Oggettivamente non s'è proprio visto questo. Lui tende ad avere una buona gestione palla, ma paradossalmente non è quasi mai schierato negli XI. Anche perché la Juventus ha scelto di perseguire la filosofia del corto muso e di fare più punti possibili dopo un avvio non brillante. Leo è un giocatore di qualità per giocare il pallone corto o lungo, lo si è visto anche nella prima frazione con l'Arabia. Fin lì, per me, ha giocato un buon match, sventagliava bene a destra e a sinistra. Ciò che non si è vista, però, è la garra solita che appartiene agli argentini. E' calato come la sua squadra".
Il bilancio in questo primo scorcio di stagione è senz'altro negativo. Perché non è riuscito a dimostrare tutto il suo valore?
"Non ne sono a conoscenza, è al di sotto del suo standard abituale. Le sue qualità devono essere collimate con una proiezione di gioco che abbia dei principi di possesso palla, la Juve ha fatto un'altra scelta per ottenere più punti possibili. Oggi non si è ancora espresso al pieno del suo potenziale, poi bisogna vedere come sta fisicamente. Al netto degli infortuni patiti, la sua condizione non sembra scintillante. Ciò che possiamo dire con certezza è che la sua prima parte di stagione è stata deficitaria".
Scaloni, prima della partita persa con l'Arabia, lo aveva accostato a Pirlo. Ti sei trovato d'accordo con questo parallelo?
"Per quanto concerne il primo tempo di ieri, sì, è in possesso di quella stimmate. Ma non solo in Paredes, ma in tutta l'Argentina non ho visto determinazione. La prima cosa da capire è dove sei, la mia speranza è che Leo abbia capito che cos'è la Juventus. Poi devi alzare il livello delle tue prestazioni, perché i bianconeri riesce a trovare i suoi ragazzi e lo fa in maniera più che convincente".
La concorrenza e non solo, ad oggi non sembra così vicino il suo riscatto.
"Per quel che ho visto in campo, e se non cambia qualcosa, la strada sembra quella. Lui è in una situazione psicologica non semplice, perché non c'è solo Locatelli ma anche quei ragazzini cresciuti a Torino che conoscono cosa vuol dire giocare nella Juventus. E' inevitabile che dovrà alzare il livello del suo calcio, altrimenti Miretti e Fagioli gli ruberanno la merenda. Per questo farà di tutto per non tornare a Parigi".
Si ringrazia Angelo Gregucci per la cortesia e la disponibilità dimostrata in occasione di questa intervista.