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Francesc Aguilar (Barça TV): "Crisi senza precedenti, a gennaio non pagherà gli stipendi. Juve? Nessuna paura, non farà tre gol. Farei lo scambio Griezmann-Dybala"

07.12.2020 16:00 di  Mirko Di Natale  Twitter:    vedi letture
ESCLUSIVA TJ - Francesc Aguilar (Barça TV): "Crisi senza precedenti, a gennaio non pagherà gli stipendi. Juve? Nessuna paura, non farà tre gol. Farei lo scambio Griezmann-Dybala"
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La redazione di TuttoJuve.com ha contattato telefonicamente, in esclusiva, il giornalista di Barça TV e firma piuttosto autorevole del mondo blaugrana, Francesc Aguilar, per parlare approfonditamente in merito agli ultimi rumors di mercato e non solo:

12 punti in meno dall'Atletico, a Cadice è arrivata la terza sconfitta fuori casa sulle quattro totali in Liga. Che cosa sta succedendo a questo Barcellona?

"L'andamento della squadra è una diretta conseguenza della terribile crisi che la società sta attraversando in attesa del nuovo presidente che verrà elettoil 24 gennaio. La rosa è sbilanciata, servono da anni un difensore centrale di categoria e un "nove" per poter sostituire Luis Suárez il cui addio è una sconfitta inestimabile. Il Barça ha speso la fortuna che il PSG ha pagato per Neymar su due giocatori che hanno fallito: Ousmane Dembélé e Philippe Coutinho, per i quali sono stati spesi 140 milioni di euro a testa. Una menzione speciale la merita Antoine Griezmann, un acquisto dell'ex presidente Bartomeu che non era necessario per le sue caratteristiche identiche a quelle di Lionel Messi. A Cadice è stato possibile osservare come i due giocatori occupino la stessa posizione in campo e l'argentino è chiaramente superiore al francese".

In effetti il Barcellona sembra soffrire parecchio nelle zone indicate da te, però sembra essere un po' il problema di tutte le big.

"Sì, però parlando nello specifico del Barcellona è evidente come Gerard Piqué, che si infortuna da tempo, non ha un sostituto di categoria e Samuel Umtiti, partito molto bene, è stato vittima delle sue ginocchia di cristallo. Ronald Koeman ha implorato di acquistare un attaccante come Memphis Depay, un forte centrocampista come Giorginio Wijnaldum e un centrale che corrisponde al nome di Erik García. Ma la verità sapete quale è? Non c'era un solo euro per prenderli a causa della dliagante crisi del club".

A Barcellona quale è il pensiero su questa sfida? C'è la sensazione e la paura che la Juve possa vincere con 3 gol di differenza?

"Non c'è paura della Juventus, nemmeno la sensazione che possa vincere con tre gol di differenza. Il Barça è un'altra squadra in Champions League, molto diversa quella che scende in campo nella Liga. Inoltre, affrontare la Juventus serve a dimenticare il fallimento di Cadice. Quello che nessuno si aspettava è il nuovo infortunio di Ousmane Dembélé che non potrà giocare contro la Vecchia Signora. Questo costringerà Ronald Koeman a modificare i suoi piani, anche se continua ad aggrapparsi all'"albero di Natale", come dite voi in Italia, ovvero al "4-2-3-1" che per lui non è funzionale".

Rispetto all'andata, secondo te, come è cambiata la Juventus di Pirlo?

"La vedo molto bene dal centrocampo in avanti, contrariamente alla sua tradizione. Penso che il ritorno di Matthijs de Ligt sarà positivo per il suo sistema difensivo. Andrea Pirlo ha migliorato gli equilibri della squadra con la piacevole notizia di vedere, ancora una volta, un Álvaro Morata in grande forma. E' un goleador nato. Cristiano Ronaldo è ancora un 'killer', ma la la Juventus dipende troppo da loro due. Come accade a Ronald Koeman con Antoine Griezmann, vedo l'allenatore bianconero in grado di non sfruttare le qualità di un grande giocatore come Paulo Dybala che è stato molto sprecato dalla Juventus. A mio parere a questa squadra manca un regista, capace di dare il ritmo adeguato alla partita. Credo che Arthur Melo possa interpretare quel ruolo ma ha bisogno di adattarsi al calcio, alla Serie A, che come mi ha detto Diego Armando Maradona non è affatto facile. Anzi".

Messi e Ronaldo, che avranno gli occhi di tutto il mondo addosso e che tornano a sfidarsi dopo due anni, arrivano in due situazioni differenti: Leo sta facendo tanta fatica, Cristiano è invece partito forte a livello di gol. Che sfida ti aspetti tra loro due?

"Lionel Messi e Cristiano Ronaldo sono i due migliori calciatori del mondo, diversi gradini sopra Neymar, Kylian Mbappé o Kevin de Bruyne. Leo e CR7 possono risolvere la partita da soli, ma hanno bisogno della squadra. I due si rispettano e mantengono persino un rapporto cordiale. Sono entrambi nati vincitori".

Sia Pjanic che Arthur non stanno facendo, fin qui, una grande stagione. Chi ci ha guadagnato da questo scambio?

"Sia Miralem Pjanic che Arthur Melo non hanno avuto troppi minuti nelle rispettive squadre, ma nel caso del bosniaco ogni volta che se è entrato ha soddisfatto le aspettative. Lo hanno ingaggiato per giocare interno a destra ed è stato costretto a farlo come centrocampista con Sergio Busquets o Frenkie de Jong. I numeri di Pjanic sono buoni, tranne che per i gol".

Chi la vincerà questa Champions League?

"Ho sempre creduto che il sorteggio e gli incroci determinati agli ottavi e ai quarti di finale segnassero la competizione. C'è ancora molta strada da fare. E c'è una questione fondamentale per me che è l'assenza di pubblico. Non è la stessa cosa giocare al Camp Nou o al Bernabéu vuoti, una Champions senza pubblico è molto diversa. Per questo non mi preoccupo di fare previsioni. Il Bayern è forte adesso, ma senza Kimmich è più abbordabile, Manchester City o PSG sembrano buone squadre ma anche gli infortuni saranno importanti. Vedo una Champions aperta".

Potrà mai esserci, a tuo parere, un altro scambio sull'asse Barcellona-Torino? Si parla di Bernardeschi-Dembele e Dybala-Griezmann.

"Onestamente non ipotizzo questi scambi. Deve entrare un nuovo presidente e non penso seguiranno le orme di Bartomeu che ha apportato quei cambiamenti per livellare i bilanci. Personalmente, cambierei Griezmann per Dybala ad occhi chiusi. Dembélé per Bernardeschi non lo so, sono due giocatori molto diversi. E non va dimenticato che il Barça non ha un euro, non potrà nemmeno pagare i suoi giocatori il prossimo gennaio. Ha chiesto loro di posticipare gli stipendi. Ecco perché sarà difficile per loro ingaggiare qualcuno se non vendono prima un giocatore importante. Non c'è nessuno incedibile adesso, Messi compreso. E' un disastro assoluto, una crisi senza precedenti. Il nuovo presidente ha davanti a sé un compito da titani, a partire dal mantenimento del numero 10".

Si ringrazia Francesc Aguilar per la cortesia e la disponibilità dimostrata in occasione di questa intervista.