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Diego Forlán: "Pirlo buon leader, diventerà un grande allenatore. Bentancur? Dobbiamo continuare a fidarci di lui. Su Aguero..."

31.03.2021 11:30 di  Mirko Di Natale  Twitter:    vedi letture
ESCLUSIVA TJ - Diego Forlán: "Pirlo buon leader, diventerà un grande allenatore. Bentancur? Dobbiamo continuare a fidarci di lui. Su Aguero..."
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

La redazione di TuttoJuve.com ha contattato telefonicamente, in esclusiva, il neo allenatore del Club Atlético Atenas - formazione che milita nella seconda divisione uruguaiana -, Diego Forlán, che ai microfoni di TuttoJuve.com parla del suo connazionale Rodrigo Bentancur e non solo:

Dopo la tua esperienza al Peñarol, la nuova sfida si chiama Atlético Atenas. Come sta andando la tua nuova avventura?

"Ho accettato l'incarico solo qualche settimana fa, sarà una grande sfida per cui sono molto felice. Il club è stato acquistato da un gruppo straniero che è arrivato da poco nel Paese, mi hanno detto che vogliono un progetto a lungo termine e questo mi motiva abbastanza per fare il meglio possibile. Loro sono già proprietari del Pachuca in Messico, lo diventeranno dell'Atlético Talleres in Argentina e vogliono comprare una squadra in Spagna".

Quali sono le principali differenze tra fare il calciatore e svolgere il mestiere di allenatore?

"Ci sono molte differenze, servirebbero ore per raccontarle (sorride ndr). Posso dire che prima ero molto più preoccupato nei confronti di me stesso, pensavo a prendermi cura del mio corpo, lavorare e allenarmi bene per essere al top della forma, mentre oggi devo stare attento al più piccolo dettaglio: non solo di ciò che succede all'interno del terreno di gioco, ma anche fuori dal campo nel momento in cui devo sapere che cosa accade attorno ai giocatori. C'è più responsabilità, quello sì, ma sono veramente contento di poter svolgere il mestiere di allenatore".

Sono le stesse difficoltà che sta incontrando anche Andrea Pirlo alla guida della Juventus. Che cosa ne pensi della sua prima esperienza in un grande club?

"Per me si sta comportando bene, sicuramente le persone lo giudicheranno dai risultati ma ha dimostrato di essere un buon leader. E lui, come tutti coloro che hanno iniziato questo mestiere da poco, ha bisogno di tempo per poter diventare ancora più bravo. La cosa più importante è vederlo lavorare, se chi lo ha assunto vede che è un allenatore capace e che sta facendo buone cose, allora deve essere un po' più paziente poiché purtroppo questo sport a volte è davvero difficile. Soprattutto quando devi prendere delle decisioni in maniera affrettata".

In effetti, per il suo lavoro, sta ricevendo molte critiche. La Juve non è come negli ultimi anni e in Champions è uscito con il Porto agli ottavi di finale. In quanto più esperto in questa mansione, hai qualche consiglio che vorresti dare?

"Penso che dovrà star tranquillo e fidarsi del suo lavoro, non ho la possibilità di poterlo osservare ogni giorno ma per me Andrea diventerà un grande allenatore. Alla Juve, come nei grandi club, contano i risultati, ma non ho dubbi sul fatto che bisognerà dargli altro tempo. Almeno per un'altra stagione",

Come mai Bentancur, considerato uno dei migliori centrocampisti dell'Uruguay, non riesce a fare il salto di qualità alla Juventus?

"Ha fatto ottime partite, ma non è possibile tener sempre un livello così alto. E' giovanissimo, dobbiamo continuare a fidarci di lui. È un grande giocatore con molta qualità, quella non si discute".

Non è che deve cambiare ruolo? Forse gioca meglio come mezz'ala che come centrocampista a due.

"E' difficile dirlo, qui è più come lo vede l'allenatore. Non posso esprimere una mia opinione, perché non vedo Rodrigo nel quotidiano".

Il campionato potrebbe essere vinto dalla tua ex squadra, l'Inter di Antonio Conte. Saresti felice di questo successo?

"Sì, sarei davvero molto felice. La Juve lo vince da ormai tanti anni, sarebbe molto bello se una nuova squadra come l'Inter possa succedere ai bianconeri nell'albo d'oro della Serie A. Questo renderebbe il campionato italiano più imprevedibile, perché così è difficile sapere all'inizio chi vincerà".

Si parla moltissimo di Cristiano, che idea hai a riguardo? Resterà alla Juve?

"Queste sono decisioni personali. Ovunque Cristiano vorrà giocare, continuerà ad essere il fuoriclasse che è".

Si può definire Morata un rimpianto per l'Atlético? Oppure aver preso Suárez, che voleva anche la Juve, è stato meglio?

"Non si può parlare di rimpianto, perché sia Morata e sia Suarez sono due ottimi attaccanti che stanno facendo molto bene nei loro rispettivi club".

Conosci molto bene Agüero e il suo futuro, come annunciato qualche giorno fa, sarà lontano dal City. Lo vedresti bene alla Juve?

"Il 'Kun', a mio parere, può giocare in qualsiasi campionato. Compreso quello italiano. È un grande attaccante, se sta bene fisicamente non c'è dubbio da parte mia che farebbe molto bene qualsiasi sarà la squadra che sceglierà".

Si ringrazia Diego Forlan per la cortesia e la disponibilità dimostrata in occasione di questa intervista.