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Davide Lanzafame: "Derby meno sentito del passato, la Juve vincerà 2-1. Ranocchia già pronto per la prima squadra. Sul ritiro dal calcio giocato e il mio futuro..."

17.02.2022 11:30 di  Mirko Di Natale  Twitter:    vedi letture
ESCLUSIVA TJ - Davide Lanzafame: "Derby meno sentito del passato, la Juve vincerà 2-1. Ranocchia già pronto per la prima squadra. Sul ritiro dal calcio giocato e il mio futuro..."
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© foto di Emanuele Pennacchio

Il giorno del suo trentacinquesimo compleanno ha annunciato il suo ritiro dal calcio giocato. Una scelta forte quella dell'ex bianconero Davide Lanzafame, che ha preferito appendere le scarpette al chiodo piuttosto che proseguire senza stimoli. Una persona matura, decisa, che probabilmente vedremo con un'altra veste all'interno di questo mondo. La nostra redazione lo ha contattato telefonicamente, in esclusiva, per parlare del derby della Mole e non solo:

Ti rivedremo ancora nel mondo del calcio?

"Sì, ma per il momento preferisco non sbilanciarmi. Il mio desiderio è di proseguire a far calcio, l'ho amato davvero tanto. Spero di restare all'interno di questo mondo e di poter avere successo".

A 35 anni nel mondo del calcio si è ancora in grado di proseguire la propria carriera. Che cosa ti ha spinto a ritirarti?

"Il Vicenza, dopo il mio infortunio, ha deciso di puntare su altri giocatori. Ho rispettato molto questa scelta. Nei giorni successivi ho avuto tre offerte che non mi hanno convinto del tutto, così ho parlato con l'Honved in quanto il mio intento era quello di aiutare il mio ex club e i miei ex compagni. Purtroppo per varie vicissitudini non è andata a buon fine, questo mi ha portato a ragionare sul futuro. La vita è fatta di scelte e di stimoli, ho fatto una carriera importante in cui mi sono tolto delle soddisfazioni. Piuttosto che cercare di trascinarmi, ho preferito fermarmi e rimanere coerente con me stesso".

Seppur dolorosa e a tratti anche molto triste, alla fine hai preso una posizione.

"Avevo recuperato bene dall'infortunio, potevo continuare altri due o tre anni. Ho fatto una scelta diversa anche per la mia famiglia, così ci sarà più stabilità. Sarà l'occasione giusta per studiare, i progetti di certo non mancheranno. Entro giugno mi trasferirò a Budapest".

In questo lungo percorso, quale è stata la tua esperienza migliore?

"Sarei riduttivo nei confronti delle altre, le esperienze meno belle sono quelle che mi hanno forgiato di più. Le tappe di Bari, Parma, Honvéd e Ferencváros sono state quelle più vincenti e ricche di soddisfazioni, ma dentro di me conserverò tutti i ricordi. Soprattutto quelli che mi hanno aiutato a crescere".

Sicuramente l'esperienza alla Juventus sarà stata una di quelle che è stata maggiormente incisiva per la tua crescita. Come avevi vissuto le critiche nel periodo torinese? 

"Le aspettative, quando sei grande, sono sempre importanti, poi il percorso può venir meno per demeriti o scelte sbagliate. Da giovane un po' ci soffrivo per i continui paragoni, ma sono sempre stato un ragazzo sempre determinato su ciò che volevo fare. Anche nei momenti bui, quando sono caduto, sono riuscito a tirarmi fuori dalla melma. Una volta presa consapevolezza come essere umano, inizi a pesar meno le critiche e i giudizi".

Il derby di domani sarà il numero 204 tra Juve e Torino, quali sono le tue sensazioni a riguardo?

"La Juve arriva meglio da tanti anni, il divario è grande. Juric, a mio parere, è un allenatore figlio di Gasperini, possiede la stessa cattiveria, la stessa fame, la stessa cinicità e riuscirà a rendere questo derby agguerrito. Allegri sta iniziando a trovare la quadra ad una squadra reduce da stagioni un po' difficili, gli innesti di Vlahovic e Zakaria hanno aumentato la qualità dei bianconeri. Sarà una bella partita, affascinante, che guarderò con piacere".

Il derby è sempre il derby, una partita a sé che è difficile da interpretare alla vigilia.

"E' vero, ma l'impressione è che rispetto al passato sia meno sentita. Nelle due squadre c'erano più giocatori di appartenenza, ricordo i vari Conte, Tacchinardi, Del Piero, De Ascentiis, Asta, Bonomi e tanti altri. La presenza di giocatori stranieri, forse, l'ha un po' intiepidito, ma sicuramente dalla parte granata lo sentono ancora questo derby". 

La Juve con i due nuovi innesti invernali ha cambiato il senso di marcia, la vittoria nel derby le darebbe la certezza del quarto posto?

"Non ancora, ma sicuramente se la giocherà. La Juve, con i due nuovi arrivi, è alla pari dell'Atalanta che è più squadra, per me sarà uno scontro fino alla fine. Ci sono molti club che potranno aggiungersi alla corsa Champions, uno di questi è la Lazio che sarà la mina vagante del girone di ritorno".

Sarà più temuto il Torino che arriva da due sconfitte di fila?

"Le squadre di Juric non patiscono mai le sconfitte, poi caricherà i suoi giocatori sotto l'aspetto motivazionale. Mi aspetto un Torino che non subirà alcun impatto psicologico per le sconfitte arrivate con Udinese e Venezia, lo vedremo abbastanza sfacciato allo 'Stadium'".

Sei rimasto stupito dall'atteggiamento differente visto nella Juventus delle ultime tre partite?

"Un po' sì, perché Allegri è stato bravo a sfruttare due giocatori di quelle qualità. E così è riuscito a formare un trio devastante in fase offensiva, riuscendo a garantire il giusto equilibrio che per una squadra è sempre molto importante. E' molto intelligente, cercherà di farli giocare insieme".

Te la senti di fare un pronostico, come finirà Juve-Toro?

"Finirà 2-1 per i bianconeri".

Infine un giudizio su Filippo Ranocchia: a tuo parere lo vedremo presto in prima squadra?

"Ho giocato sei mesi con Pippo, l'ho visto da dentro e lo ritengo un ragazzo di grande qualità. E' umile, perbene, ha un buon impatto fisico, l'età è decisamente dalla sua parte. In una rosa così ampia, avrà la possibilità di giocare nella massima serie. Per me è già pronto per la prima squadra, ma queste sono considerazioni che dovrà fare la Juve. Sui giovani bisogna puntarci, ma sarebbe meglio non bruciarli. Per questo capirei, in caso di un colpo da 50mln in quella zona di campo, una cessione in prestito così da fargli acquisire più esperienza".

Si ringrazia Davide Lanzafame per la cortesia e la disponibilità dimostrata in occasione di questa intervista.