Cristian Zenoni: "Atalanta favorita, Juve non deve lottare per il quarto posto. Vlahovic? Il pubblico di Bergamo non è razzista. Koopmeiners è già in una big..."

La redazione di TuttoJuve.com ha contattato telefonicamente, in esclusiva, il doppio ex della sfida tra Atalanta e Juventus in scena al Gewiss Stadium nel tardo pomeriggio di domenica, Cristian Zenoni, per parlarne approfonditamente e non solo:

A che tipo di partita assisteremo domenica sera?

"L'Atalanta è in un ottimo periodo, è reduce da due vittorie consecutive senza aver subito gol. La Juve è un po' vittima di alti e bassi, Allegri non ha ancora trovato il bandolo della matassa, Sarà una partita aperta, i bianconeri verranno a Bergamo per far la loro partita e i loro giocatori possono sempre far male in qualsiasi momento. Ma se devo sbilanciarmi, vedo favoriti i padroni di casa per questa sfida".

Al di là dell'amichevole di Cesena del mese scorso, queste due squadre si sono affrontate di recente anche in campionato.

"Più o meno a grandi linee sarà come l'ultima sfida giocata a Bergamo, dove l'Atalanta farà la partita. Da capire che formazione schiererà Allegri, per me tornerà Vlahovic dall'inizio e potrebbero esserci anche altri cambi rispetto alla sfida con il Lecce".

La Juventus è cambiata rispetto all'anno scorso?

"Inizialmente mi sembrava esser cambiata, poi ci sono stati dei cali simili a quelli dello scorso anno. La Juve, al di là dell'avversario, non si può permettere di prendere quattro gol. Poi si può perdere, per carità, ma non in quel modo. Se una squadra così vuole ambire allo scudetto, deve riuscire ad evitare certi black-out. Da tifoso voglio che si giochi per vincere il campionato, non per centrare il quarto posto come ribadito più volte da Allegri".

Ma le parole di Allegri non devono essere prese alla lettera, in fondo mi puoi insegnare che nel calcio non sempre si dice la verità.

"E' vero, quel tipo di parole possono essere tattiche. La rosa è di grande qualità, non posso pensare che la Juve rinunci a giocarsi le sue chance vittoria. Questo può essere l'anno giusto per puntare allo scudetto, per me rappresenta un vantaggio il fatto di non giocare le coppe. Non devi avere come obiettivo di arrivare quarto, almeno giocatela fino in fondo per la prima posizione".

I black-out possono essere un problema per vincere lo scudetto?

"Una grande squadra, a mio parere, non soffre di black-out continui. Lo scorso anno se ne sono visti davvero troppi, infatti la Juve è riuscita ad esser costante solo nel periodo in cui ne aveva vinte otto di fila in campionato. Siamo solo all'inizio, quindi è presto per giudicare. Anche l'Inter, che è la più attrezzata a vincere il titolo, ha avuto un passaggio a vuoto in casa con il Sassuolo. Mi aspetto però qualcosa di più".

Come si comporterà, questa volta, il pubblico di Bergamo con Vlahovic?

"Il tifo di Bergamo è sempre caloroso, per me arriverà qualche fischio. Razzismo? Forse accentuò un po' l'esultanza, ma non credo nella maniera più assoluta che il pubblico sia razzista. Non c'è stato razzismo nei suoi confronti nel corso di quell'occasione".

Passando all'Atalanta, chi si sta comportando molto bene in questo inizio di stagione è De Ketelaere.

"Sì, è sempre molto propositivo. Sta dando una grossa mano in termini di gol e di assist, è stata brava l'Atalanta a credere nelle qualità del calciatore. Gli è stata data la possibilità di mettersi in gioco, lui sta ripagando questa scelta con delle buonissime prestazioni. Sta dimostrando quel che è in grado di fare in una piazza molto importante".

Credi che la partita si deciderà sulle fasce?

"Il governo delle fasce sarà importante per capire chi offenderà di più, ma saranno gli attaccanti a fare la differenza: da una parte lo stesso De Ketelaere e Lookman, dall'altra Chiesa è quello che sta meglio dal punto di vista fisico. Mi aspetto molto da loro".

Non mi hai citato Koopmeiners, è un giocatore ormai pronto per una big?

"Ma lui sta già giocando in una big, perché l'Atalanta lo è in questo momento storico. E' chiaro che una squadra come la Juventus possa avere più appeal a livello di storia e di trofei vinti, ma la 'Dea' è comunque un top club. E' sicuramente pronto per giocare nella Juve o in altri club importanti in Italia, ma ora penso che vorrà fare il bene della sua squadra".

Si ringrazia Cristian Zenoni per la cortesia e la disponibilità dimostrata in occasione di questa intervista.