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Carrera ricorda il 4-2 del 2012: "Una grande emozione, scoprii per caso di esser in panchina. Napoli? Arriva meglio, ma spero nella Juve". E aggiunge: "Eventuale sconfitta solo incidente di percorso"

Potrete riascoltare uno stralcio dell'intervento a "Cose di Calcio" in onda su Radio Bianconera (visibile sul canale 68 dtt)
20.01.2021 11:30 di Mirko Di Natale Twitter:    vedi letture
ESCLUSIVA TJ - Carrera ricorda il 4-2 del 2012: "Una grande emozione, scoprii per caso di esser in panchina. Napoli? Arriva meglio, ma spero nella Juve". E aggiunge: "Eventuale sconfitta solo incidente di percorso"
TuttoJuve.com
© foto di Daniele Buffa/Image Sport

La si può definire tranquillamente una bestia nera, perché nelle recenti finali disputate contro il Napoli alla "Vecchia Signora" non è quasi mai andata bene. Quella più recente giocata a giugno, quella di Coppa Italia, ha premiato gli azzurri così come l'ultima in Supercoppa nel 2014, ma la Juventus mise il timbro aggiudicandosi il trofeo del 2012 in un match ricordato più per le polemiche che per le giocate tecniche in campo. Al timone di quella squadra, tra i protagonisti indiscussi del match, c'era Massimo Carrera doppio ex di giornata che ai microfoni di TuttoJuve.com ha analizzato il match di questa sera e non solo:

Uno stralcio dell'intervento sarà possibile ascoltarlo durante la messa in onda di "Cose di Calcio", visibile su Radio Bianconera sul canale 68 del digitale terrestre:

Che ricordi hai della sfida di Supercoppa giocata ormai quasi nove anni fa?

"E' stata una grande emozione, era la prima volta alla guida di un club ed esserlo nella Juventus è stato davvero fantastico. Lo avevo scoperto un po' per caso, non era sicuro che dovessi guidare la squadra in quel match. La partita sappiamo tutti come è terminata, è andata bene e quindi c'è stata doppia soddisfazione. Ancor oggi sono molto felice nel ricordare quei momenti".

Un match veramente difficile, dove la tua Juve la spuntò solo ai supplementari.

"Sì, è vero. Il Napoli ci ha sempre messo in difficoltà, soprattutto in occasione delle finali in cui tutto può sempre succedere. Quello fu un match molto equilibrato, ricordo che nella ripresa schierai Vucinic e la scelta si rivelò buona in quanto fu l'autore dell'ultimo gol dei bianconeri".

A posteriori, però, il match è diventato sinonimo di polemiche. Dal campo quale fu la tua sensazione a riguardo?

"L'equilibrio e la grande intensità, ci furono grandi proteste del Napoli per alcune decisioni arbitrali a sfavore ma, onestamente, non commento mai quel tipo di situazione. Quella vittoria è stata fondamentale anche per gli altri successi che abbiamo raccolto in quegli anni".

L'augurio da parte tua è quella di una Juventus che potrà vincere, magari con lo stesso punteggio di allora?

"Perché no? (sorride ndr). Da tifoso juventino mi auguro che vincerà la Juventus, ma chi arriva meglio è il Napoli in virtù delle ultime sfide vinte. Anche qui ci sarà grande equilibrio, il piccolo dettaglio a mio parere farà la differenza".

Michele Pazienza, ex giocatore proprio di quella Juve allenata da mister Conte, ci diceva che "una Juventus ferita fa più paura di un Napoli euforico". Condividi questa opinione?

"Sicuramente quel pizzico di attenzione in più ci sarà, ma in questo caso parliamo di una finale ed è un match sempre diverso dagli altri. A mio parere è come se stasera venisse disputato un derby, dove non conta mai la classifica, l'aspetto fisico e mentale dei giorni precedenti".

Dove è che vedi più pericoloso il Napoli?

"Non so come giocherà il Napoli e con quali interpreti lo farà, ma ormai conoscono bene lo stile del proprio allenatore e lo esercitano quasi a memoria. Magari è una squadra un po' più organizzata rispetto al passato".

Rispetto all'inizio della stagione, dove la vedi più pronta la Juventus in questo momento?

"A parte la sconfitta di San Siro, dove ci sono stati anche tanti meriti dell'Inter, la Juve ha dimostrato di essere più squadra, più quadrata e pian piano sta riuscendo a costruire quel qualcosa che ha in mente la società. E' chiaro che non si può farlo dall'oggi al domani, ci vuole del tempo in modo che il progetto sia solido nel prossimo futuro".

Se non dovesse portare a casa il primo trofeo stagionale, quale sarà l'impatto che ci sarà all'interno dell'ambiente bianconero?

"Penso che verrebbe considerato come un incidente di percorso, anche perché la stagione non è al suo culmine. Alla Juve rimarrebbe ancora il campionato, la Coppa Italia e la Champions League. Ci sarebbe ancora la possibilità di poter vincere qualcosa, ci sono le potenzialità per farlo".

Quindi per te la Juventus non è fuori dalla lotta scudetto?

"Assolutamente no, perché manca ancora diverso tempo prima della conclusione e ci sono le possibilità per rientrare in qualsiasi momento".

Infine, a tuo parere, la Juve di chi avrebbe più bisogno in questo mercato di gennaio come rinforzo?

"Sono considerazioni queste che devono essere fatte da chi è all'interno della società, perché da fuori la situazione è sempre diversa. Si possono fare tante supposizioni, tanti nomi e proporre tante idee, ma alla fine servirebbe a poco. I dirigenti bianconeri sono molto bravi e sono sicuro che riusciranno come sempre a svolgere un buon lavoro".

Si ringrazia Massimo Carrera per la cortesia e la disponibilità dimostrata in occasione di questa intervista.