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Calderón sull'addio di CR7: "Non la miglior esperienza alla Juve, separazione la scelta migliore. E' sempre stato vicino allo United. Ritorno a Madrid? Finché c'è Perez non tornerà"

30.08.2021 12:25 di  Mirko Di Natale  Twitter:    vedi letture
ESCLUSIVA TJ - Calderón sull'addio di CR7: "Non la miglior esperienza alla Juve, separazione la scelta migliore. E' sempre stato vicino allo United. Ritorno a Madrid? Finché c'è Perez non tornerà"
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

L'addio di CR7 a pochi giorni dalla conclusione del mercato assomiglia ad un temporale che arriva solo dopo settimane e settimane di nuvole e ombre. Il tifoso bianconero è nettamente diviso a riguardo, perché lo rimpiange per le prestazioni in campo ma non per il modo in cui si è comportato. La redazione di TuttoJuve.com ne ha parlato, in esclusiva, con l'ex presidente del Real Madrid, Ramón Calderón Ramos:

È successo tutto in così poco tempo, anche se era nell'aria. Quanto perde il club bianconero con la cessione del suo numero 7?

"Senza dubbio, la squadra perderà un buon numero di gol oltre ad un top player per la conquista dei titoli. Cristiano si è preso molta cura di sé e, di sicuro, sarà ancora per 2 o 3 anni nell'élite dei migliori marcatori del calcio mondiale. E lo sarà senz'altro per la sua nuova squadra. Suppongo che la Juve ne avrà tenuto conto, ma probabilmente saranno stati altri i motivi che hanno causato la sua cessione".

Cristiano era arrivato alla Juve per farle alzare la Champions. Chi è uscito sconfitto da questo "confronto"?

"Per entrambi non è stata la migliore esperienza, né i risultati maturati erano quelli immaginati all'inizio dell'avventura. Nella vita, e il calcio non fa eccezione, non sempre le cose vanno come previsto. Sembrava che l'acquisto di Cristiano avrebbe consentito alla Juve di ottenere più successi di quelli ottenuti ed essere la favorita per la Champions League. Non è stato così. La cosa migliore per entrambi è stata quella di separarsi".

La destinazione è sempre stata quella di Manchester, ma al traguardo è arrivato prima lo United del City. E' stata giusta la scelta?

"Cristiano è sempre stato molto vicino allo United. È arrivato lì all'età di 18 anni e con il suo talento si è fatto conoscere in tutto il mondo. Ha conquistato la sua prima Champions League e il suo primo Pallone d'Oro, infatti è arrivato al Real Madrid un anno più tardi del previsto". 

Come mai è arrivato un anno più tardi? Il primo accordo era stato raggiunto, sotto la tua gestione, nel dicembre 2008.

"Vero, però quando abbiamo firmato insieme il contratto mi ha raccontato che era molto grato al Manchester United per aver avuto fiducia in lui e avergli permesso di avere successo. Questo fece slittare il suo arrivo a Madrid".

Però si è parlato nuovamente di Real Madrid, ci hai sperato fino all'ultimo?

"La sua cessione è stata una decisione sbagliata del Presidente, era evidente che non sarebbe più tornato al Real Madrid se quello stesso Presidente avesse continuato ad occupare quella posizione. Un vero peccato, perché era bella l'idea di vedere Cristiano terminare la carriera a Madrid nel club con il quale ha vinto innumerevoli titoli e si è affermato come il miglior giocatore del mondo".

Si ringrazia Ramón Calderón Ramos per la cortesia e la disponibilità dimostrata in occasione di questa intervista.