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Bergonzi su La Penna: "Serataccia può capitare, è ancora inesperto. Gli verrà concesso un po' di riposo. Episodi? Grave il giallo mancante a Borja Valero, non giustificabile su Bernardeschi"

23.12.2020 17:00 di Mirko Di Natale Twitter:    vedi letture
ESCLUSIVA TJ - Bergonzi su La Penna: "Serataccia può capitare, è ancora inesperto. Gli verrà concesso un po' di riposo. Episodi? Grave il giallo mancante a Borja Valero, non giustificabile su Bernardeschi"
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© foto di Federico Gaetano

La redazione di TuttoJuve.com ha contattato telefonicamente, in esclusiva, l'ex arbitro con numerose presenze in Serie A, Mauro Bergonzi, per discutere dell'arbitraggio di Federico La Penna e non solo:

Quale è il parere sull'arbitraggio del fischietto di gara romano?

"Una serata storta può capitare a tutti, è un arbitro giovane che fin qui stava facendo un ottimo campionato. Sin dall'inizio il suo arbitraggio non è stato positivo, aveva ammonito Cuadrado reo di essere intervenuto con la gamba alta. Ci ha pensato poi il Var, così è stato estratto il cartellino rosso che a mio giudizio era la decisione più corretta da prendere. L'espulsione era sacrosanta".

Quale è stato l'errore più grave di ieri sera di La Penna?

"L'errore più grave, per la cronologia e la storia della partita, è stata la seconda ammonizione non comminata a Borja Valero ad inizio ripresa che avrebbe ristabilito la parità numerica. Era giallo sacrosanto, evidente, ma purtroppo il Var non è potuto intervenire per protocollo. La Penna si trovava nella posizione più corretta per valutare, ho notato una leggera incertezza poiché mette la mano verso la tasca sinistra e poi non estrae il cartellino. Questo è stato un gravissimo sbaglio, la Fiorentina così sarebbe rimasta in dieci e tutto sarebbe potuto cambiare".

E, da aggiungere, ci sono anche i due probabili rigori non fischiati su Ronaldo e Bernardeschi.

"Sul primo si può discutere, la visione dal campo e da un monitor è estremamente diversa. In diretta si può anche non giudicare sufficiente per la caduta di Ronaldo, ma rivedendolo più volte è sicuramente punibilissimo nella maniera più serena e tranquilla. Il Var aveva facoltà di intervenire e non so che cosa sia successo, una mia interpretazione potrebbe essere La Penna che dice di aver visto e giudicato tutto regolare. Quello di Bernardeschi è ancora più evidente, sullo 0-2 si poteva riaprire il match. Quando il portiere fa la papera e l'attaccante è in anticipo sul pallone, è quasi matematico che il primo commetta fallo sul secondo. Non fischiarlo non è giustificabile. E' un arbitro giovane e promettente, ma qui si vede tutta la sua inesperienza".

Un arbitro come lo vive il giorno dopo?

"Sicuramente malissimo, anche il più sereno e distaccato non la vive bene in quanto è a conoscenza di non esser stato in grado di arbitrare bene. Già la notte stessa non dormi bene, il mattino seguente cerchi di evitare il giornale e i media. Poi tutto passa, come spesso accade nella vita. Cerchi di migliorare già dalla prossima partita, è come quando un attaccante sbaglia un rigore. L'esempio perfetto è Ronaldo, non contento della prestazione del match con l'Atalanta e autore di una doppietta pochi giorni dopo con il Parma".

La Juventus, rispetto a tanti altri club italiani, non si lamenta quasi mai delle decisioni arbitrali. Il fatto di non aver accentuato polemiche al termine della partita, può essere un fattore più tranquillizzante per un arbitro?

"E' meglio che la Juve non faccia pressione mediatica, perché il giorno dopo sei meno nell'occhio del ciclone. Questo può far piacere dal punto di vista umano. L'arbitro è un professionista serio, preparato, che lavora e si allena tantissimo, soprattutto a livello mentale e caratteriale. Sei consapevole che una situazione del genere può capitare, la lezione è che questo tipo di errori non li devi più commettere. Quando ricapiterà con i bianconeri, sarà consapevole che dovrà arbitrare con tranquillità e senza problematica, in grado di poter dare il meglio di sé".

A tuo parere, potrebbero esserci le condizioni per fermare La Penna?

"Adesso ci sono le vacanze natalizie, quindi si andrà verso il dimenticatoio. Come già accaduto con tutti gli arbitri che hanno commesso degli errori, credo gli verrà dato un po' di riposo e non sarebbe utopistico vederlo prima in Serie B e poi al Var prima di ritornare in A. In questo modo, nella maniera più tranquilla possibile, non può altro che far soltanto del bene. Perché rinforzi la concentrazione, la voglia di ritornare in campo, la volontà di dimostrare al designatore di esser bravo. E così cala anche un po' di presunzione, perché quando sei giovane e bravo puoi montarti la testa. L'umiltà che avevi prima non l'hai smarrita, così la puoi ritrovare e acquisire ancor più esperienza".

Alla Juventus sei legato per due ricordi: la serataccia vissuta nel 2007 a Napoli e per l'ultima partita diretta in A allo Stadium nel 2014. A distanza di tutto questo tempo, che cosa puoi raccontare in merito?

"Napoli-Juve è stata la partita peggiore, non mi era mai capitato in tutta la mia carriera di commettere due gravissimi errori nella stessa serata. Purtroppo non c'era il Var, l'episodio di Zalayeta non fu facilissimo da valutare perché era in velocità. Poi certo a rivederlo in tv più volte è facile, ma allora non lo è stato. Oggi sarebbe stato più semplice, eviterei di definirla una serataccia perché sarei stato invitato a vedere le immagini. Avendo vissuto tutto questo, mi sento molto vicino a La Penna. Sull'ultima partita diretta, invece, è stato molto bello. E' stato il pomeriggio dei 102 punti della Juventus, ma il ricordo che ancor oggi conservo è quello di Buffon che al momento del cambio viene da me e mi abbraccia facendomi i complimenti per la mia carriera. Dal portiere più forte in circolazione, italiano e forse della storia, è stato estremamente gratificante".