Barillà (La Stampa): "Fuga Inter ha svuotato la squadra, Juve può farcela per il secondo posto. Si cerca parametri zero d'élite. Motta? Lo aiuterebbe il passato da campione"
La redazione di TuttoJuve.com ha contattato telefonicamente, in esclusiva, il collega del'autorevole quotidiano "La Stampa", Antonio Barillà, per parlare approfonditamente degli ultimi avvicendeamenti in casa bianconera e non solo:
Il pari di Verona non toglie la Juve dalla tempesta. Forse ai ragazzi di Allegri, dopo aver agguantato il primo posto con una gara in più, si sono sciolte le ali di cera come ad Icaro?
"Non credo sia stato il primato a scogliere le ali, perchè le cadute con l'Empoli e l'Inter non hanno avuto radici psicologiche: sono state effetto dell'assurda espulsione di Milik con i toscani e di una evidente differenza tecnica e d'esperienza, a lungo occultata, nello scontro diretto. La fuga nerazzurra ha poi sì svuotato la squadra, irriconoscibile con Udinese e Verona".
Come mai non riusciamo a vedere il trio d'attacco per più di 10' a partita?
"Perchè è venuta meno, con la concentrazione, quella cattiveria che esalta la tattica e le qualità individuali, ovviamente immutate".
Questa Juve, a tuo avviso, al di là del brutto periodo, può farcela a conservare il secondo posto?
"Sì può farcela ma non è semplice".
Rabiot è stato molto schietto nel finale di gara. Non è che il problema di atteggiamento da lui manifestato derivi anche da una mancanza di leader all'interno nello spogliatoio?
"I leader ci sono. Forse occorre superiore carisma e infatti la società la cerca tra i parametri zero d'élite, ma niente alibi: fino a poche settimane fa nessuno lamentava la mancanza".
Che sensazioni hai su Allegri? Rinnova o andrà via?
"Non ho sensazioni perché il confronto tra le parti, legate dal contratto, non è ancora avvenuto e non dipende da questo mini ciclo ma da più ampie prospettive".
Nel caso dovesse arrivare l'avvicendamento, l'allenatore giusto può essere Motta?
"La Juve ha quasi sempre puntato sui giovani e lui è uno dei profili migliori. Il passato da campione, per altro, lo aiuterebbe a misurarsi con uno spogliatoio top che è spesso il peggior ostacolo per i tecnici rampanti che si ritrovino per la prima volta su una grande panchina".
Si ringrazia Antonio Barillà per la cortesia e la disponibilità dimostrata in occasione di questa intervista.