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Angelo Alessio: "Con CR7 più possibilità di vincer la Champions, Bonucci saprà farsi valere. La vecchia guardia trasmetterà mentalità Juve. Sui match col Benfica..."

10.08.2018 12:00 di  Mirko Di Natale  Twitter:    vedi letture
ESCLUSIVA TJ - Angelo Alessio: "Con CR7 più possibilità di vincer la Champions, Bonucci saprà farsi valere. La vecchia guardia trasmetterà mentalità Juve. Sui match col Benfica..."
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© foto di Giuseppe Celeste/Image Sport

Se c'è una persona che può spiegare che cosa vuol dire vincere alla Juventus, sicuramente Angelo Alessio è uno dei più indicati a rispondere. Da calciatore prima e da allenatore poi, ha avuto l'onore e il piacere di poter alzare dei titoli con indosso le gloriose strisce bianconere. Reduce dall'esperienza al Chelsea con Antonio Conte, ha scelto TuttoJuve.com per parlare della "Vecchia Signora" e non solo:

Come commenta il mercato che fin qui ha fatto la Juventus?

"La Juventus ha fatto ottimi acquisti mirati come sta facendo da qualche anno a questa parte. La società aveva già individuato da tempo chi prendere, per Cristiano Ronaldo è stato uno spiraglio che si è aperto e chiuso positivamente".

Cristiano Ronaldo può essere il colpo decisivo per la Champions?

"E' chiaro che il suo acquisto fa pensare a questo, ma l'organico ha dimostrato nelle ultime stagioni di essere all'altezza delle rivali più grandi in Europa. Lo dimostrano le due finali fatte nelle ultime quattro stagioni. Con il portoghese, sicuramente, ci sarà più possibilità per arrivare alla Champions".

Manca una ciliegina sulla torta oppure la Juventus è già completa così?

"La Juventus è già, così, molto competitiva. Sinceramente non sono a conoscenza di nuovi arrivi, ma sono sicuro che la società è sempre vigile e se dovesse esserci una occasione non credo che se la lascerà sfuggire".

Quale è la sua opinione sul ritorno di Leonardo Bonucci? Conosce molto bene il calciatore.

"Non si discute né come calciatore né come persona. Il suo ritorno a Torino dopo un anno di assenza ha destato qualche malumore tra i tifosi, ma sono sicuro che Leo saprà farsi valere e dimostrerà sul campo il suo valore".

Sotto la vostra guida, Bonucci è diventato uno dei centrali più forti d'Europa. Ricorda in cosa è migliorato con mister Conte e con lei?

"Credo che abbia dimostrato di essere un grande difensore sotto tutti i punti di vista. Leo è cresciuto tanto come esperienza e personalità, ha migliorato qualità che già possedeva come quella dell'impostazione e del possesso palla. Insieme ai suoi compagni di reparto Barzagli e Chiellini, è stato uno dei punti chiave del reparto difensivo bianconero".

Rispetto a quando allenava la Juventus, la vecchia guardia si è ridotta ormai in pochi elementi. Secondo il suo punto di vista, sapranno Barzagli, Chiellini, Marchisio e il neo arrivato Bonucci esser pronti a sopperire alla mancanza nello spogliatoio di persone fondamentali come Buffon, Lichtsteiner ed Asamoah?

"Sono giocatori importanti per la Juventus poiché ci giocano da tantissimi anni. Il loro compito sarà quello di favorire di più l'integrazione dei nuovi arrivi cosicché potranno trasmettergli la mentalità Juve".

Che ricordi ha degli anni in panchina accanto ad Antonio Conte?

"Nel mio cassetto dei ricordi non posso che rispolverare l'emozione del primo scudetto vinto. E' stata una sensazione che è cresciuta giornata dopo giornata, i giocatori ebbero una crescita esponenziale che culminò con la vittoria dello scudetto ai danni del Milan. Nessuno si aspettava di trionfare dopo due settimi posti, per questo fu molto bello. Perché inaspettato. Credo che tutti abbiano contribuito a questo prestigioso traguardo, i meriti vanno equamente divisi tra la società e i tifosi che sono sempre stati vicini alla squadra".

Per via della squalifica di Antonio Conte, si ritrovò come allenatore della Juventus nel delicato match di campionato contro il Napoli. Quali furono le sue sensazioni?

"Mi ero alternato con Massimo (Carrera ndr). E' stata una bellissima emozione, d'altronde è impossibile affermare il contrario (sorride ndr). Ricordo che Antonio (Conte ndr) lavorava ancora di più per preparare al meglio le partite in cui non era presente in panchina".

Potesse tornare indietro, cambierebbe il risultato della doppia sfida con il Benfica in Europa League? Specialmente, mi riferisco, alla partita di ritorno. Forse è stato l'unico rimpianto di questi tre anni.

"Sì, ancor oggi c'è rammarico per il risultato scaturito dalla doppia sfida con il Benfica. Eravamo in un momento di crescita, in campionato stavamo facendo molto bene e quei match ci penalizzarono".

Può esser stata quella la scintilla, secondo il suo punto di vista, che ha portato la Juventus ad ottenere la finale di Berlino nella stagione successiva?

"Non credo, perché la squadra ha messo un tassello anno dopo anno e questo ha provocato una crescita esponenziale e continua. C'è stata, da parte di tutti gli elementi, una grandissima maturazione che ha portato la Juventus a giocarsi la Champions League contro il Barcellona nella finale di Berlino".

Si ringrazia Angelo Alessio per la cortesia e la disponibilità dimostrata in occasione di questa intervista.