Società, senatori e Ronaldo. Gli alleati di Pirlo per guidare la Juventus

07.09.2020 13:00 di  Quintiliano Giampietro   vedi letture
Società, senatori e Ronaldo. Gli alleati di Pirlo per guidare la Juventus
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© foto di Simone Lorini

Guidare una fuoriserie senza essere mai stati al volante di un'utilitaria, comporta inevitabilmente qualche rischio. Pirlo alla Juventus pare qualcosa di simile. L'arrivo sulla panchina bianconera del Maestro, inizialmente scelto per l'Under 23, ha suscitato diversi dubbi tra gli addetti ai lavori. La parola più usata è scommessa. Non sempre però si diventa grandi allenatori attraverso la gavetta. L'esempio più pertinente in Italia è Roberto Mancini, partito direttamente dalla prima squadra della Fiorentina fino ad arrivare in Nazionale. Lo start del neo tecnico juventino è sicuramente più difficile perché la Juventus è uno dei club più prestigiosi al mondo, in cui la parola d'ordine è vincere e le pressioni sono inevitabili.

Pirlo può contare però su diversi alleati. Innanzitutto la società, come del resto accade da sempre quando si sposa la Vecchia Signora, tanto più se a sceglierlo il marito è direttamente il presidente Andrea Agnelli. Nei momenti di difficoltà la protezione sarà assicurata. Perlatro, come sembra in questa prima fase di mercato, il tecnico dice la sua sulle scelte, contrariamente a quanto avvenuto con Sarri. Altro fattore importante è la presenza di diversi ex compagni di squadra, nella Juventus in cui Pirlo deliziava tifosi e appassionati con le sue giocate. I senatori Buffon, Chiellini e Bonucci hanno un peso importante all'interno dello spogliatoio e sono pronti a supportare il loro amico. Per qualcuno è un'arma a doppio taglio perché non è scontato trovare l'equilibrio giusto nel rapporto con chi fino a 5 anni fa era sul suo stesso piano. Intelligenza e attaccamento alla maglia degli attori in campo saranno decisivi per un'alleanza vincente.

A proposito di alleati, Ronaldo è quello illustre. Il portoghese ama allenatori che non vogliono imporre a tutti i costi il proprio credo calcistico e Pirlo in conferenza stampa ha ribadito di non avere in testa un modulo prefissato. In sintesi, libertà ai fuoriclasse, guai ad incastrarli in uno schema definito. Un po' come al Real Madrid di Zidane, con cui Cr7 ha vinto 1 Liga spagnola e soprattutto 3 Champions League. La gestione del gruppo sarà quindi la vera missione di Pirlo. Stando alle recenti dichiarazioni di Arthur e Rabiot, l'appeal dell'ex fuoriclasse ha fatto centro. Del resto è noto che Andrea fosse di fatto già allenatore in campo, complice anche il suo ruolo di regista e le doti da leader silenzioso. Abbiamo accennato al mercato. Centravanti a parte, forse serve un top player per guidare un centrocampo sempre più giovane. E su questo nessuno meglio del Maestro può fare la scelta giusta.