Osservazioni a freddo su un brutto gesto

Il trentunesimo scudetto è in cassaforte e la certezza di essere i più forti in Italia non è mai stata messa in dubbio, ma un punto interrogativo sorge spontaneo alla luce di quanto accaduto circa 40 giorni fa.
Correva il 30 marzo scorso, quando al 50’ del secondo tempo, Esteban Cambiasso intervenne in modo a dir poco deprecabile sulla gamba di Sebastian Giovinco, imitando quasi alla perfezione Martin Taylor in occasione del fallo su Eduardo, che costò nel febbraio del 2008 la frattura di tibia e perone all'ex punta dell'Arsenal. Il difensore inglese, nonostante le richieste di squalifica a vita da parte di Wenger, rimase lontano dai rettangoli di gioco per sole 3 giornate, probabilmente poche, ma sicuramente maggiori di quelle assegnate al mediano nerazzurro. Le differenze ci sono tutte, dal momento che l’argentino si è reso immediatamente conto del bruttissimo gesto, mentre il gigante britannico non chiese mai ufficialmente scusa al povero avversario.
Cambiasso è un grande calciatore, oltre ad aver sempre dimostrato di essere un professionista impeccabile. Però, l’aspetto contradditorio di questa situazione, resta legato al perché Gianpaolo Tosel abbia sanzionato con un solo turno di stop l’ex centrocampista del Real Madrid.
Il giudice sportivo ha considerato il gesto come "fallo grave di gioco", escludendone l'aspetto violento. Il fatto che tutto ciò sia avvenuto a partita praticamente finita, dovrebbe essere considerato un aspetto molto grave, che ha pochi legami con il match e molti con la frustrazione. Se Mario Balotelli è stato giustamente squalificato dieci giorni dopo per tre turni a causa della sua reazione contro uno degli arbitri addizionali a Firenze, la pena inflitta al “Cuchu” non sembra commisurata alla sua azione.
Se quello del centravanti milanista non è un comportamento educativo, il fallo di Cambiasso non è certamente riportato nei manuali di scuola calcio. Una giornata storta può capitare a tutti, ma un’entrata come quella vista di San Siro sarebbe potuta costare molto cara a Giovinco. Non si tratta di campanilismo, è semplicemente un insieme di osservazioni a freddo su gesti folli che trasformano uno splendido evento come una partita di calcio in una stupida battaglia che può rovinare la carriera di un ragazzo, a prescindere che siano commessi da campioni mai espulsi prima in carriera.