Giornalismo sportivo sempre più alla deriva mentre l'Ordine di categoria dorme sonni tranquilli

Il giornalista e quell'etica sempre più sconosciuta. Nessuno vigila e controlla? L'Ordine dei giornalisti che fa?
10.01.2018 00:02 di  Enrico Danna   vedi letture
Giornalismo sportivo sempre più alla deriva mentre l'Ordine di categoria dorme sonni tranquilli
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© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

Per chi, come il sottoscritto, sognava da bambino di fare il giornalista sportivo, è un enorme sollievo non essere, oggi, in possesso di tale titolo. No, non perché sia un brutto mestiere, anzi. E' un mestiere bellissimo. Il problema è come viene svolta la professione da taluni personaggi; il problema è la presenza sempre più insistente di ultras travestiti da pennivendoli. Quelli che una volta erano limiti etici invalicabili, sono stati superati in maniera sempre più spudorata e sfacciata. Il rispetto, la lealtà, il decoro, sono parole sconosciute a molti (per fortuna non a tutti). E' normale che ognuno abbia la propria squadra del cuore e non c'è privilegio più grande del poterla seguire e scriverne. Allo stesso modo, ognuno ha una antipatia per questa o quella squadra. Tutto lecito, ci mancherebbe. Se però sei un giornalista, proprio perchè rivesti un ruolo privilegiato, devi fare attenzione a come scrivi e a ciò che scrivi. Che bisogno c'è di insultare, usando parole di disprezzo odio nei confronti di una squadra e dei suoi tifosi? C'è un'arma meravigliosa, che però sempre meno persone dimostrano di possedere, ovvero l'ironia.

Il problema è che l'insulto è un qualcosa di semplice ed immediato (che pure l'analfabeta può utilizzare) mentre, al contrario, l'espressione ironica è un modo raffinato ed esaltante di esprimere un concetto (e qui, occorrono la sagacia e l'intelligenza). Le regole di etica e comportamento del giornalista, prevedono, tra le altre “il mantenimento del decoro e della dignità professionali”, “l'esercizio delle libertà di informazione e di critica ancorato ai doveri imposti dalla buona fede e dalla lealtà”. Effettivamente, in questi giorni, per non dire in questi ultimi 15 anni, più di qualcuno, l'ha fatta fuori dal vaso. Tutto questo lo possono fare impunemente? In teoria no, in realtà... In effetti, qualcuno che dovrebbe controllare che la professione venga svolta in conformità con quanto previsto dall'ordinamento vigente, ci sarebbe come recita l'art. 48 (Procedimento disciplinare) della legge professionale 69/1963 “Gli iscritti nell’Albo, negli elenchi o nel registro che si rendano colpevoli di fatti non conformi al decoro e alla dignità professionale, o di fatti che compromettano la propria reputazione o la dignità dell’Ordine, sono sottoposti a procedimento disciplinare. Il procedimento disciplinare è iniziato d’ufficio dal Consiglio regionale o interregionale, o anche su richiesta del procuratore generale competente ai sensi dell’articolo 44”. Il potere riconosciuto al Pg di “impulso” significa solo che c’è un interesse pubblico affinché la professione giornalistica si svolga in termini corretti. Or dunque, quanto apparso su alcune testate, sui social e quant'altro, in questi ultimi giorni, sembra tutto eticamente corretto ed inappuntabile? Oppure c'è qualcosa che appare fuori luogo? Ordine dei giornalisti della Regione Campania, ci senti? Sei connesso? Pronto? Se ci sei batti un colpo, ma non il solito colpo di spugna. Sarebbe cosa buona e giusta, in primis verso la città di Napoli e la maggioranza dei propri tifosi che, con tutti questi rigurgiti di lava, non hanno nulla a che spartire.