Il Messaggero - Gianfelice Facchetti: "Per loro una condanna morale, l’impianto accusatorio ha retto. La Juve rivuole i due Scudetti? Fantacalcio"

L'attore, drammaturgo e regista Gianfelice Facchetti, il figlio dell'ex bandiera dell'Inter, Giacinto, è stato interpellato da "Il Messaggero" sull'esito della vicenda Calciopoli: "Prescrizione per i protagonisti? Nonostante quelle che erano le pressioni e gli ostacoli cui un processo penale va incontro, e al di là dell’aspetto della prescrizione, il dato più importante da sottolineare è che la struttura di fondo dell’impianto accusatorio ha retto a tutti i gradi di giustizia e in tanti processi paralleli. La prescrizione è una condanna morale? Di fatto sì, e c’è da essere soddisfatti. Parlano le vicende, che sono chiare, ed è inconfutabile che molto non andava per il verso giusto in quegli anni. Una vittoria morale anche per mio padre? Ci sono delle parole forti, che sono state sottolineate, su quelli che erano i poteri forti in quegli anni e le complicità in Federazione. Chi non era allineato subiva dei ricatti. Perchè l’Inter anche attraverso mioo padre, non ha denunciato nulla alla Figc? Perché sapeva perfettamente che esisteva chi sosteneva certi candidati. Moggi dopo la sentenza della Cassazione ha detto: 'Abbiamo scherzato per nove anni'? Preferisco non commentare le sue parole, per principio. Adesso la Juventus potrebbe tornare alla carica per riavere i due scudetti che le sono stati tolti? Mi sembra fantacalcio, ma anche qui preferisco non commentare e rimanere in silenzio. Com’è il calcio oggi dietro le quinte? Credo che quanto emerso nel 2006 non abbia fato capire bene il pericolo.
È stata persa un’occa- sione. Andiamo a vedere bene cosa succede, andiamo a vedere chi c’è dietro al fallimento del
Parma. Nessun insegnamento arrivato da Calciopoli? Le riforme sono state ostacolate. Il dopo Calciopoli? C’è stato subito un calcioscommesse e due anni dopo un’altra puntata di questo fenomeno. A mio parere doveva essere riconsiderata la politica del calcio che adesso non è all’altezza, è inadeguata, come non lo è la Federazione. C’è troppa politica anche all’interno dello sport e nel calcio si guarda troppo all’aspetto affaristico".