Chiesa, ecco chi lo vuole

Federico Chiesa non trova spazio nel Liverpool: scenario e prospettive di mercato

Federico Chiesa continua a faticare a inserirsi nei meccanismi del Liverpool. Arne Slot lo ha utilizzato quasi esclusivamente come soluzione d’emergenza nei finali di partita, preferendogli altri profili offensivi in grado di garantire maggiore continuità. L’esterno italiano è così scivolato ai margini del progetto tecnico, una situazione che lo sta spingendo a rivalutare la sua permanenza ad Anfield oltre il mese di gennaio.
La mancanza di minuti regolari frena la sua crescita e mette a rischio anche il suo status nella Nazionale italiana.

Liverpool, nuovi rinforzi in arrivo: Chiesa sempre più ai margini

Il quadro si complica ulteriormente considerando i piani del club inglese per il prossimo mercato. Dopo gli arrivi estivi di Isak ed Ekitiké, il reparto offensivo è già stato profondamente rivoluzionato.
E secondo le indiscrezioni interne, i movimenti non sono affatto terminati: la dirigenza sta lavorando per aggiungere un nuovo esterno d’attacco, un’operazione che andrebbe a incidere direttamente sul ruolo di Chiesa.
Un’ulteriore concorrenza confermerebbe la sensazione che la sua esperienza in Premier League possa rivelarsi molto più breve del previsto.

Federico Chiesa ha offerte dalla Serie A: Inter, Milan, Napoli e Roma osservano da vicino

Mentre ad Anfield il suo impatto si riduce, in Serie A il nome di Federico Chiesa torna fortemente di moda. Diversi top club italiani si stanno già muovendo in vista di una possibile apertura a gennaio. Inter, Napoli, Roma e Milan monitorano attentamente la situazione.

Inter e Milan: i due club di Milano ci pensano seriamente

L’Inter è da tempo alla ricerca di un esterno in grado di saltare l’uomo e creare costante superiorità numerica. Chiesa risponde perfettamente a questo identikit e si integrerebbe in un progetto che vuole aumentare profondità e imprevedibilità in attacco.
Anche il Milan vede nell’ex Juventus un rinforzo ideale per affiancare Leao e Pulisic, soprattutto in un reparto che la dirigenza considera ancora troppo leggero per competere ai massimi livelli.