Beneforti: “Non mi aspettavo la partenza di Marchisio”

17.08.2018 23:00 di  Massimo Pavan  Twitter:    vedi letture
Beneforti: “Non mi aspettavo la partenza di Marchisio”
TuttoJuve.com
© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Credo nel lavoro di Corvino. Il centrocampo della Fiorentina è sufficientemente tecnico e di grande corsa". Dopo aver parlato di Fiorentina, l'opinionista di RMC Sport, Claudio Beneforti, ha fatto un'analisi in generale sul campionato che inizierà domani: "Anche al di sotto delle grandissime ci sono ottime squadre, che negli ultimi giorni di calciomercato hanno messo a segno colpi importanti. Il Torino si è rinforzato tantissimo con l'arrivo di Zaza, la Sampdoria con Tonelli e l'Atalanta con Rigoni. Vedo una Serie A spaccata in due: da una parte le prime dieci, poi tutte le altre".

La notizia di oggi è l'addio di Marchisio alla Juventus...
"Non me l'aspettavo perchè Marchisio fa parte della storia della Juventus, è una bandiera. Mi sarei aspettato la voglia della società di trattenerlo, avrebbe potuto ancora giocare. Però se si va a leggere dentro le righe di alcune dichiarazioni lo avremmo potuto intuire. La Juventus non ha grandi sentimenti, guarda al concreto". 

Falque andrà via dal Torino?
"Adesso nel Torino sembra ai margini e lui è un giocatore che si fa rispettare, si fa valere. In un 4-3-3 è molto bravo. Quando ho saputo che il Toro aveva preso Zaza, ho pensato che Belotti potesse andare al Napoli: Zaza e Belotti insieme sono tanta roba, in più Mazzarri potrà dare di più rispetto all'anno scorso quando subentrò a Mihajlovic".

Sull'Atalanta:
"Gasperini sa fare calcio, se lui ha voluto Rigoni significa che si può totalmente integrare nel suo stile di gioco. Gasperini è duttile, per mettere a suo agio un suo allenatore può anche cambiare modulo".

In zona salvezza chi si è mosso peggio sul mercato?
"Tutte hanno provato a rinforzarsi. Se Gervinho è lo stesso dei suoi tempi a Roma, può cambiare la stagione del Parma. Il Frosinone ha fatto bene, anche l'Empoli ha messo su una squadra che sembra andare contro i principi di Corsi: ha preso gente con esperienza come Antonelli. Forse ha capito, in stile Chievo, che l'esperienza paga ma è una negazione del proprio passato".