Vincenzo Pincolini a #RadioVS: “Infortuni? La Juve li gestisce benissimo. Vi spiego perché i bianconeri sono cauti sui tempi di recupero a differenza di chi li spettacolarizza. Nella preparazione atletica l'eccesso è un danno. Su Bernardeschi…"

24.03.2018 10:00 di  Forum Vecchiasignora.com   vedi letture
Vincenzo Pincolini a #RadioVS: “Infortuni? La Juve li gestisce benissimo. Vi spiego perché i bianconeri sono cauti sui tempi di recupero a differenza di chi li spettacolarizza. Nella preparazione atletica l'eccesso è un danno. Su Bernardeschi…"
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Settantaseiesima puntata di #RadioVS, la radio ufficiale di VecchiaSignora.com. Tra i superospiti di questa puntata Vincenzo Pincolini, preparatore atletico dell’Italia Under 20 ed ex, tra le altre, del Milan di Sacchi e della Nazionale Italiana.

Tra i tanti temi trattati nel suo interessantissimo intervento c’è stato quello legato ai tempi di recupero dagli infortuni,  su cui la Juventus si mostra spesso cauta nei suoi comunicati suscitando non di rado perplessità tra i suoi tifosi. A tal proposito Pincolini ha affermato: «Io, che lavoro sul campo, farei lo stesso. Perché ogni recupero ha delle insidie. E quindi è molto meglio non farsi prendere dalla foga di recuperare troppo presto. Prendiamo come esempio Bernardeschi, che è un giocatore giovane, oppure un qualsiasi ragazzo di 22/23 anni: per questi ragazzi una, due, tre settimane in più nel recupero da un infortunio possono rappresentare un consolidamento strutturale maggiore, e quindi un aumento della sicurezza ed un vantaggio per il proseguo dell’attività. Diverso il discorso per chi ha 35 anni e di tempo ne ha poco. Ma se una società ha la forza di dire “lo abbiamo recuperato oggi, ma giocherà la prossima domenica” vuol dire che è una società che ragiona davvero in termini positivi e giusti per la salute dei giocatori, oltre che per il mantenimento, quindi, di un proprio patrimonio. Per contro ci sono altre società che spettacolarizzano le riabilitazioni, spettacolarizzano i tempi di recupero, e poi molto spesso si sono ritrovate a rifare interventi e a dover intraprendere nuovamente i percorsi precedenti. La riabilitazione è un campo minato perché tutti i crociati sono diversi, tutti i menischi sono diversi, ogni giocatore ha un diverso profilo. E quindi chi riabilita deve essere legato a quello specifico profilo. Da questo punto di vista, quindi, la Juve non corre problemi perché lavora in modo serio».

Nel suo intervento Pincolini ha trattato tantissimi altri aspetti: dalle differenze tra chi predilige il lavoro in palestra rispetto a quello col pallone sul campo all’incidenza che un calendario fitto può avere sugli infortuni; dall’importanza della preparazione estiva delle prime squadre a quella dei ragazzi tra i 14 e i 17 anni; da un giudizio sulla preparazione atletica anglosassone e sull’atletismo della Premier all’impatto degli interventi chirurgici nella carriera di un giocatore; dalle situazioni di Bernardeschi e Cuadrado (parlando di pubalgia) al paradosso che vive la Juventus nel riuscire a recuperare tanti giocatori in situazioni critiche come Khedira, Asamoah o Benatia andando però poi incontro ad un alto numero di infortuni muscolari su altri giocatori; dalla questione del turnover a quella sui troppi stranieri, fino allo sport nelle scuole.

Per ascoltare l'intero intervento di Vincenzo Pincolini dal minuto 54 (e dell’altro superospite Martina Rosucci, centrocampista delle Juventus Women), clicca su questo link: http://bit.ly/2HXMnf0