Una Juve senza strategia
Una Juve senza strategia: troppa dipendenza dalle individualità
Nonostante il risultato, resta evidente un problema strutturale: la Juventus vive di giocate individuali, fatica a costruire gioco centralmente, sembra priva di un’idea tattica chiara.
Come riporta Gazzetta, il confronto con le altre big italiane è impietoso: il Milan ha una struttura basata su giocatori pensanti, l’Inter su un collettivo organizzato e fisico, il Napoli su un copione definito.
La Juve invece ripropone sempre lo stesso copione: palla sulle fasce, cross prevedibili e poca incisività senza Vlahovic, generando il “vuoto” in area.
Difesa solida ma poca brillantezza: le note individuali
Locatelli si sacrifica in un ruolo da “Gattuso moderno”, fondamentale nella fase difensiva. Kalulu si reinventa ovunque serva: centrale, terzino e mezzala aggiunta.
Yildiz alterna lampi a momenti di confusione, tornando spesso sulla fascia per sicurezza. Miretti lotta ma sbaglia troppo, mentre Zhegrova non incide.
Finale in controllo: ma senza Vlahovic manca un partner per David
Il risultato si chiude al 2-0, ma la partita lascia un’indicazione chiara:
David ha bisogno di un compagno vicino, soprattutto nelle gare più complicate. Le alternative sono due: Openda, Yildiz in posizione più centrale.
Prospettive Champions: classifica in crescita, ma il Benfica fa paura
Il successo porta la Juventus a un passo dai playoff, ma il 2-0 del Benfica fa paura.
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