Sacchi a Il Giornale: "Sarri alla Juve nel momento sbagliato. Su Pirlo..."
Arrigo Sacchi a Il Giornale: "«Ho fatto il tifo per Sarri e per la Juve, lo sanno tutti.Ma se Riccardo Muti dovesse lavorare con musicisti di jazz, rock o addirittura di liscio, cosa potrebbe realizzare? Sarri è arrivato alla Juve nel momento sbagliato. Non doveva accettare: io glielo dissi subito. C’è un motto nel calcio che fa più o meno così: squadra che vince non si cambia. Errore: squadra che vince si cambia proprio per alimentare motivazioni fortissime. Avevoi ntuito l’epilogo il giorno della presentazione con l’under 23, ma pensavo a una successione nei prossimi 1-2 anni. Ho piacere per lui. Sa benissimo di assumersi un rischio ma chi rischia lavora per il futuro. È partito con le idee giuste: ha capito che molti hanno dato tutto.
Vincere usura la testa prima dei muscoli. La Juve ha sempre scelto allenatori bravissimi. Prendiamo gli ultimi due, Allegri e Sarri, due tecnici con idee calcistiche diverse e che hanno avuto a disposizione gli stessi giocatori: non andavano bene. Anch’io, ai tempi del Milan, presi Van Basten e Colombo: uno era funzionale all’altro e viceversa.Marocchi, incontrato al mare, un giorno mi disse: con quel Milan avete dato coraggio a tutti. Se vinci con merito rimani non solo negli archivi, ma anche nella storia. Una volta Gullit mi disse: nelle partite in cui facciamo fatica a fare gol perché non tiriamo palloni nelle mischie, siamo alti e forti di testa? Risposi: perché se dovesse andar bene una volta, vorreste rifarlo sempre".