Polverosi (Corsport): "Kean, il dovere di crescere con calma. Avere vicino Quagliarella grande opportunità"

26.03.2019 09:50 di  Alessandra Stefanelli   vedi letture
Polverosi (Corsport): "Kean, il dovere di crescere con calma. Avere vicino Quagliarella grande opportunità"
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© foto di Federico De Luca

L’editorialista del Corriere dello Sport Alberto Polverosi, nel suo articolo odierno, ha parlato di Moise Kean: “Abbiamo bisogno di tornare a credere nella nostra Nazionale e quest’ultima generosa generazione ci sta aiutando a ritrovare la fede. Ma allo stesso tempo abbiamo il dovere di non esagerare, di non scaricare su questi ragazzini una quantità eccessiva di responsabilità. Quante partite ha sbagliato Bernardeschi prima di arrivare a quella con l’Atletico. Quanto hanno fatto disperare Prandelli quelle scivolate di Verratti a metà campo. E quanto è rimasto Chiesa senza segnare prima dell’esplosione del 2019. Se fosse Allegri il ct dell’Italia direbbe che ci vuole della “halma”. Ma anche Mancini lo sa che con i giovani bisogna andare cauti”.

“Ci vuole calma con un ragazzo come Kean - ha aggiunto -, che nel giro di un mese si è ritrovato in prima pagina quasi quanto il suo compagno Ronaldo. Stasera, se la saprà cogliere, avrà una grande occasione. No, non quella di fare un paio di gol a una nazionale modesta, ma l’opportunità di giocare accanto a Quagliarella, un vecchio ragazzo che non è nato predestinato come lui. Deve seguirlo sul campo, ma soprattutto deve capire come un uomo di 36 anni, che ha conosciuto C1, C2 e B prima della Serie A, sia oggi il capocannoniere del campionato. Ne carpisca l’anima. Kean ha bisogno di esempi e Mancini fa bene a mettergli accanto Quagliarella. È già arrivato il momento-chiave, il momento che ha confuso tanti suoi colleghi, non solo Balotelli come qualcuno si ostina a ricordare avvicinando i due come personaggi e sostenendo che lo juventino rischia di perdersi come Mario. Ma solo perché hanno lo stesso colore della pelle? Se dovessimo fare una lista di bianchi che si sono persi per strada ci vorrebbe una colonna intera di giornale. Kean piace a Mancini, piace ad Allegri, piace ai giornalisti, piace alla gente che ama il calcio, ma Mancini, Allegri, i giornalisti e la gente si dimenticheranno in fretta di lui se non manterrà quanto sta promettendo. Con calma, perché nessuno lo rincorre”.