Moggi: "Tifosi bianconeri devono aspettarsi squadra modesta, speriamo da 5°-6° posto. La Consob guarda solo la Juve, delle altre importa poco. Gravina ha fatto giustizia sportiva a suo uso e somiglianza"

L'ex dg della Juventus Luciano Moggi, ha rilasciato una lunga intervista al Canale Youtube S x 2, di Massimo Tadorni ed Ezio Maletto. Le sue parole:
S X 2 - Jhon Elkann ha detto ci difenderemo in ogni sede e in ogni modo, il tifoso Juventino è deluso perchè voleva che la dirigenza arrivasse fino al TAR.
Moggi - "E' stato guardato solo ed esclusivamente l'interesse della Società per il bene della socièta. Il bene era accettare 10 punti, sorpassare a piè pari il discorso degli stipendi che era quello che praticamente complicava tutto quanto. E' finito tutto nel limbo di un qualcosa che poteva creare dei problemi enormi alla società. Che poi ci siano stati gli scontenti mi sembra evidente; lo stesso Andrea Agnelli ha fatto ricorso al TAR. Siccome il diritto sportivo non sancisce che le plusvalenze non possano essere fatte, credo che il TAR potrà avere delle dimensioni diverse nei confronti di chi ha fatto ricorso, in questo caso Agnelli. La vicenda della Juve è chiusa, continua invece per chi ha fatto singolarmente il ricorso al TAR. E' comunque chiaro che quando patteggi dai già il senso dell'imputato.
La Juventus è quotata in borsa, il problema di fondo è quello di doversi attenere alle regole; le regole dicono che deve essere comunicato alla Consob quello che viene fatto, le attività che vengono fatte. La Juventus alla Consob non ha comunicato le plusvalenze e la Consob è passata direttamente alla Procura. Il punto importante è: perchè alle altre che hanno fatto le plusvalenze con la Juve non è stato detto niente? E' semplice: la Consob guarda la Juve, non le altre, delle altre importa poco. Ricordate Calciopoli? Anche qui il solito ritornello della slealtà; sommarono sei articoli uno per sostenerla e quindi sono abituati a costruire; oggi la giustizia sportiva è diventata una barzelletta. Quando un Ministro dello sport arriva a dire: da ora in poi daremo le punizioni al termine del campionato è perché ha visto il casino che è stato fatto. Se una persona vuole bene allo sport e al calcio non deve dirlo ora ma metterlo in pratica prima. Gravina ha fatto una giustizia sportiva a suo uso e somiglianza; se ci fosse ancora Dante in vita, Abodi lo metterebbe all'inferno tra gli ignavi a correre dietro una bandiera".
S X 2 - Oggi tutti lamentano distacco da parte di questa Società. Questo consiglio di amministrazione è stato creato per risolvere una situazione di emergenza, con il calcio sembra avere poco a che fare.
Moggi - "La competenza calcistica è un'altra cosa, questi sono commercialisti. Calvo è molto bravo ma in una altro mestiere, quello del merchandising. Quando si va a guardare l'entourage di una società bisogna guardare le singole competenze, calcisticamente qui non c'è nessuno bravo. Le società di calcio oggi sono aziende vere e proprie non società sportive. Il direttore che gestisce queste cose deve essere più che un direttore sportivo, non serve più andare al campo a vedere l'allenamento. Il primo scoglio di un direttore è quello lo spogliatoio, devi avere carisma, devi avere un'immagine. Se tu non hai carisma nei confronti di una 'banda' di giocatori che provengono da tante parti del mondo non riesci a tenerli a freno, ma soprattutto devi far capire che la società è presente. Quello che dice l'allenatore deve essere supportato dalla società, se no succede quello che è successo quest'anno: lo spogliatoio si spacca".
S X 2 - Oggi c'è un malcontento generale. Non si possono trattare i tifosi come semplici clienti, occorrerebbe più informazione su quello che accade o su quello che accadrà, su quali progetti la società sta lavorando.
Moggi – “Sono d'accordo ma...scusate se lo dico per me i tifosi creano confusione. Io ho sempre fatto il contrario di quello che chiedevano i tifosi e ci ho sempre indovinato. Purtroppo, il problema di fondo è che il tifoso parla di pancia, non sa ad esempio, che quando si prende un allenatore bisogna vedere che giocatori ci sono e che caratteristiche hanno questi giocatori. Faccio un esempio: quando dicevano che Allegri poteva andare al Real Madrid beh non è vero niente, io ho parlato con Florentino Pérez che mi disse io voglio un allenatore che faccia la partita e non che la subisca. Non esiste neanche la storia dell’Arabia Saudita, Allegri sta qui e non e mai stato messo in discussione”.
S X 2 – Nella Juventus entreranno capitali esteri?
Moggi - “Questo non lo so, però attenzione: si può andare anche al cinema, al posto di andare allo stadio. Fino alla fine? Fino alla fine se dall’altra parte ci sono comportamenti coerenti, anziché andare alla partita si va a veder un film e si da dimostrazione di essere gente che vale. Un tifoso non può imporre alla società di fare la squadra a proprio gusto, le caratteristiche le conoscono l’allenatore e i dirigenti. Un allenatore poteva venire alla Juve al posto di Capello ma disse, vengo se la squadra la faccio io; la mia risposta fu negativa, la squadra la faccio io che conosco i libri contabili e i limiti in cui ci si può muovere. Ribadisco: oggi non c’è la competenza e voi siete padroni di dire non vengo a vedere la partita. Invece come si vede aumentano i prezzi degli abbonamenti e i tifosi si abbonano lo stesso, questo e sintomo che qualcosa non funziona. Fino alla fine? Sarebbe meglio dire “Fino a un certo punto”, oltre quello magari non si va. Il tifoso ha diritto di critica, ci mancherebbe, ma è un diritto di critica di pancia che ti porta a cercare nomi grandi. Ho mandato via Roberto Baggio che era un campione. Gli dissi: ora tu giochi dietro alle punte; o fai gol eccezionali oppure gli attaccanti guarderanno te se sbagli a tirare in porta. Per un po’ glielo detto poi a visto che non mi seguiva e l’ho dato via dicendogli: se vai in una squadra dove ti fanno giocare prima punta fari molti gol; è diventato capocannoniere nel Brescia”.
S X 2 – Siamo d’accordo che la proposta calcistica degli ultimi anni è stata scadente?
Moggi - “Farò l’esempio di Vlahovic: quando tu metti insieme un centrocampo per uno che ha una proiezione davanti al portiere con una progressione notevole e lo metti insieme a Rabiot (che secondo i tifosi e stato il migliore, ma secondo me è stato uno dei peggiori, perché porta avanti il pallone per quaranta metri) togli il tempo all’attaccante di essere lanciato e andare in gol. Rabiot ha fatto sette gol ma ne ha fatti pochi Vlahovic che poteva risolvere le partite. A lui dissi: alla Fiorentina giocavano tutti per te, qui tu devi giocare anche per gli altri. Questo è il senso per portare avanti una squadra”.
S x 2 – Ma che futuro ha questa Juve?
Moggi - “Allegri si! Ha un contratto di altri due anni e costerebbe poi pagare quello che viene. Si potrebbe dire sbagliato tenere Allegri, ma ora andare a spendere altri soldi quando c’è da metter a posto un bilancio sarebbe una cosa assurda. Quest’anno qua la Juventus poteva fare qualcosa di buono, il peggio arriverà il prossimo anno: andranno via i giocatori a parametro zero, quelli che non servono e purtroppo c’è stato chi ha confermato Alex Sandro che non serve e chi ha fatto scattare il contratto di Szczęsny di altri due anni. Ci sono delle persone, Scanavino, Ferrero, Calvo che sanno fare altre cose ma non mettere insieme il discorso calcistico. Piano piano si deve fare una società che sa di calcio ed economia, il rapporto è una gestione molto difficile e ci vogliono persone competenti in entrambe le materie. Ora bisogna accontentarsi di quello che la Juve da. I tifosi devono aspettarsi una squadra modesta, speriamo da quinto sesto posto. Non tutti i dirigenti sono all’altezza: ci sono quelli abituati a rispondere alla proprietà e chiedere a loro prima di fare un discorso e poi ci sono quelli come ero io che cercavano di fare gli interessi della società senza aspettare il si della proprietà, avendo però la loro fiducia. Aspettare tanto Giuntoli, che è abituato a dire signorsì e non muove paglia senza ADL e con uno scouting eccezionale con Micheli che trova i giocatori mi sembra una cosa assurda. Io Luciano Moggi avrei pensato diversamente. Tare. Chi viene in Juventus deve sapere essere decisionista, conoscere bene i libri contabili e prendere decisioni che fanno al di là della proprietà. La Juventus e una bella azienda, complicata, forse la migliore del calcio italiano che se gestita bene può dare grandi soddisfazioni”.