Moggi: “Rabiot ideale per Allegri. Vlahovic ha perso un po’ di carattere. Platini presidente della Juve? Non sono per le icone”

05.12.2023 18:00 di  Benedetta Demichelis   vedi letture
Moggi: “Rabiot ideale per Allegri. Vlahovic ha perso un po’ di carattere. Platini presidente della Juve? Non sono per le icone”
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© foto di Simone Calabrese

Luciano Moggi ha parlato nel corso della trasmissione di Massimo Tadorni e Ezio Maletto "Juventus, una signora per due": "Massimiliano Allegri parla del quarto posto; nella mediocrità di questo campionato la Juventus, tenendo conto che da febbraio in poi farà una partita soltanto contro due delle altre, a quel punto li può aspirare a qualcosa di meglio, non dico che può raggiungere l'Inter, perchè l'Inter è molto più forte, ma giocando meno delle altre, potrebbero riservarci delle sorprese". 

La squadra?
"Quello che posso dire è che ho visto una certa maturità nel gruppo, che è data da giocatori che prima erano sparsi in Italia, che venivano dati in prestito. Questi giocatori si chiamano Rugani e Kean, che in questo momento sono punti di forza della Juventus e che si mettono in evidenza. La maturazione certo non è di qualità eccessiva, però senza dubbio esiste e passa anche da queste cose. La Juventus in questo momento è una squadra che quando ha l'occasione, magari sarà per fortuna  o tutto quello che volete colpisce, poi sa arroccarsi davanti alla difesa e non subire gol. Questa è una cosa importante. Il fatto di aver vinto a Monza da l'indicazione di un'annata che potrebbe andare oltre le previsioni. La Juventus ha dovuto affrontare cambiamenti notevoli, ha dovuto fare aumenti di capitale e quindi saranni prudenti. Tra prima e dopo sono stati spesi molti soldi, più di un miliardo di Euro, ciò significa che ci vuole una certa tranquillità nel programmare delle scelte vincenti. In questo momento, secondo me, la Juventus fa bene ad analizzare la situazione e a non ripetere gli errori economici fatti in passato. Quando si va a parlare di Andrea Agnelli e si critica l'ex Presidente ci si dimentica che ha vinto molto e che il calcio non ha memoria. Nove campionati e tantissime altre competizioni. Mentre prima si guardava a vincere, oggi la Juventus sta molto attenta a centellinare ciò che spende , per far le cose in maniera più decente. Oggi come oggi non possiamo aspettarci cose trascendentali.
In questo momento sarebbe il caso di evitare le critiche a Allegri. Certamente la Juventus di oggi non ruba all'occhio e sembra anche che, a detta di quelli che l'incontrano, sia molto portata a far giocare male gli avversari. Abbiamo una squadra che sostanzialmente non gioca, ma pensa a non far giocare gli altri. Certamente questo non è uno spettacolo per i tifosi; io però ho una certa idea sui tifosi: non vanno allo stadio, non spendono e dunque non sanno cosa significa per una società tirare fuori milioni di Euro. A loro basta fare nomi importanti, senza sapere chi è in gruppo nella Juventus. Quando si fa un nome, è importante integrarlo nello spogliatoio per creare un progetto solido di squadra, non basta fare nomi. Secondo me e mi dispiace dirlo, ai tifosi non va dato molto ascolto. Rabiot a centrocampo è l'ideale per Allegri: è atleticamente forte, sa portare la palla per  trenta metri e sa fare anche gol. Questo è quello che cerca la squadra: quando si gioca sull'avversario, le ripartenze. Potrebbe essere questa la ragione per cui Vlahovic non ha molte palle e si è perso anche un po' di coraggio; lui era abile nella proiezione, vede bene la porta e non ha mai palle che lo possono lanciare. Questa mia visione non coincide con quella di molti.  Questa squadra ha un centrocampo atletico, sa portare la palla, ma non sa lanciare i propri attaccanti. Questa è la Juventus di ora; pensare di fare risultati giocando in economia come sta facendo la Juve, potrebbe essere una cosa utile. Solo così ora si può andare avanti.
Allegri: sono io il maggior indiziato per aver portato lui alla Juventus. Allegri ha vinto molto. Un allenatore fa anche il gioco con quello che ha nello spogliatoio. Un allenatore che va per la maggiore (Sacchi n.d.r.) ha detto che il calcio non ha più ideee. Si ma le ideee a questo allentore le avevano fatte venire gente come Gullit Van Basten, Maldini e altri. Bisogna stare attenti a quello che uno trova negli spogliatoi, alle caratteristiche. I giocatori che ha a disposizione Allegri sono quelli idonei a subire una partita e poi ripartire, Allegri non potrebbe fare altro gioco. Abbiamo la difesa più forte è uno degli attacchi più deboli. Vlahovic? Purtroppo ha perso un po' di carattere. Lo sbaglio lo ha fatto chi ha comprato un calciatore con quelle caratteristiche, la maglia della Juventus pesa, non è quella della Fiorentina, li i palloni gli arrivavano, qui deve andarseli anche a prendere


Napoli - Inter?

"Quando parli del fallo di Lautaro su Lobotka devi renderti conto che di falli di quel genere ce ne sono molti, tantissimi. Se poi sfocia in un gol se ne discute. Ho trovato antipatico che Meluso sia andato a dire che la partita il Napoli l'ha persa per una decisione arbitrale, doveva metterci la faccia De Laurentis ede evitare di mandare altri a dire stupidaggini. Il Napoli ha perso semplicemente perchè l'Inter ha giocato meglio, non si possono accampare queste scuse". 

La festa dei 100 anni della Juve?
"Sono stato invitato, ma ho preferito andare sulla tomba degli Agnelli a Villar Perosa che non a una festa di varietà".


Platinì Presidente?
"Non sono per le icone. L'unico che potrebbe dare una apporto a questa società è Chiellini. Noi avevamo un rapporto eccellente con Roberto Bettega, ma non è facile trovare ex calciatori di quel calibro, con cui abbiamo avuto un rapporto di collaborazione vera. Oggi è più utile un Giuntoli che sa leggere i bilanci che non una che va a fare una bella figura, anche se è stato un grande giocatore. Sono contrario alle icone, ammiravo il calciatore per quello che era. L'esperienza fatta da tutti gli ex giocatori non ha mai avuto risultati importanti.  Una cosa antipatica...I tifosi del Napoli imputano a De Laurentis la partenza di Giuntoli e Spalletti. Il Napoli a Torino potrebbe pensare di avere qualche favore da riscuotere, ciò è avvallato da Mourinho; prima della partita di Reggio Emilia con il Sassuolo ha detto testualmente che aveva dubbi sull'arbitro, sul Var con Di Bello e ha parlato di Berardi e del fatto che fosse propenso a prendere i cartellini giali, dicendo anche che se avesse un giocatore del genere lo venderebbe subito. Io penso, invece, come ho scritto che lo comprerebbe.  Questo è un condizionamento dei comportamenti, magari sembra un messaggio dato a chi può arrecare dei danni a una società di calcio e questo del Napoli potrebbe anche essere individuato come un messaggio a chi dirigerà. Ma io penso che non ci sia bisogno di questo, perchè se no dovremmo chiudere bottega.  Se la Federazione non punirà severamente Mourinho per quello che ha detto, seminando il dubbio sui direttori di gara, a quel punto li tutti saranno autorizzati a dire, prima di ogni partita quello che ha detto Meluso".