Moggi al Turinista: "È uno spot nazionale dare fastidio alla Juventus. Pirlo, Nedved, Paratici e Agnelli resteranno al loro posto. E su CR7..."

01.04.2021 19:20 di  Benedetta Demichelis   vedi letture
Moggi al Turinista: "È uno spot nazionale dare fastidio alla Juventus. Pirlo, Nedved, Paratici e Agnelli resteranno al loro posto. E su CR7..."
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© foto di Simone Calabrese

Luciano Moggi ha parlato al Turinista.com: 

Questo calcio la diverte ancora?

"A me ha sempre divertito poi le partite mi divertono meno. Ma il calcio in sé e per sé è per me un'immagine di vita anche perché ci ho lavorato tantissimo e mi rende attraente solo il fatto di vedere i giocatori in campo, meno attraente in alcune partite dove giocano male".

Chi vince il derby?

"Chi vince, vince chi non perde. Chi vince dovremmo dire la Juve viste le posizioni che ci sono in classifica però nel calcio ci sono sempre episodi a se stanti che possono modificare un incontro. Se mi dite chi è favorito dico Juventus. Se mi domandate il risultato vediamo".

Un aneddoto del derby?

La cosa che più mi ha divertito è quando stavo al Torino. E in un derby con la Juventus mi sembra che alla fine del primo tempo il Torino perdeva 2-0 e sono venuti da me dei giocatori dicendo che li prendevano in giro. E io gli ho detto: e voi vi fate prendere in giro? Adesso andate in campo e date tutto e mettete gli attributi. Fu un caso ma vincemmo 3-2 in pochi minuti. Il Torino vinse il derby. Sono stato sei anni al Torino e abbiamo vinto tutti i derby".

Ronaldo lo avrebbe preso? A fine stagione cosa crede che farà?

"Ronaldo è stato un effetto mediatico importante per la commercializzazione del brand perché Ronaldo è un brand. E ne ha giovato anche il calcio italiano perché del campionato italiano si è parlato in tutto il mondo. L'effetto Ronaldo li è servito. E poi è servito anche come giocatore perché ha segnato 34. Io visto lo stupendo che prende ero contrario al suo ingaggio però conta poco quello che penso io. Anche perché si metteva una squadra a completa disposizione di uno di 34 anni che probabilmente è venuto qua meno reattivo di come era a Madrid. I fatti purtroppo mi hanno dato ragione perché praticamente Ronaldo, dire che non ha fatto male, ma la Juventus ha vinto meno di quanto stava a Madrid. Perché i campionati li vinceva ugualmente. Però in Coppa dei campioni invece che essere eliminati due volte agli ottavi andava in finale e semifinale. Quindi è quel qualcosa che avevo intravisto ma che sostanzialmente è difficile da pronosticare. Ma visti i 34 anni quando vai per i 35 anni la reazione del fisico è diversa e Ronaldo lo ha dimostrato più volte. Perché prima vedeva la porta in maniera eccezionale e ora sbaglia gol davanti ai portieri, ne fa anche di belli come il terzo che ha fatto a Cagliari. È una dimostrazione del campione che veniva dalle critiche ed era preso come caproespiatorio dopo le due partite contro il Porto in cui la sua presenza è stata relativa. A me piace poco adulare i giocatori perché sono dipendenti che devono fare il loro lavoro. Però lui è troppo adulto. È un giocatore coccolato.

Lascia?

"No sta alla Juventus. Adesso si sente parlare di cambi. È uno sport nazionale dare fastidio alla Juventus. La Juventus progetto : Pirlo sarà l'allenatore. Paratici e Nedved resteranno dove sono. Andrea Agnelli pure. Punto".

Pirlo un azzardo o un rischio calcolato?

"L'allenatore è quanto più bravo grazie al valore della squadra ma soprattutto ad una società efficiente che lo supporta in tutto quello che ha bisogno rendendo la sua personalità importante nello spogliatoio. La Juventus deve supportare l'allenatore e il presidente deve essere presente in questo supporto. L'unica colpa di Pirlo è aver preso una squadra che non corrispondeva suo pensiero. Se lui avesse fatto il centrocampo non avrebbe preso 4 mediani e una mezzala ma 2 mezzale e due mediani per aiutare il gioco in verticale della squadra cosa che adesso manca".

Un voto ad Andrea Agnelli?

"Se uno su 10 campionati ne vince 9 sta facendo molto bene. Agnelli ha sbagliato a non esporsi pubblicamente, quando si è persa la partita contro il Benevento se avesse parlato lui le parole sarebbero state prese diversamente. La Juventus sta ripristinando un ciclo con la gioventù grazie a Chiesa, Kulusevski e De Ligt. In una stagione di rinnovamento e anche normale che la Juventus possa rendere meno e le critiche fate sono banali. Se perde la Juventus tutti ne parlano e allo stesso tempo i tifosi sono troppo pretenziosi vorrebbero vincere sempre".

Su Aguero?

"Aguero va per i 33 anni ed è contro la politica che sta attuando la Juventus. Parlare di Aguero è perdere tempo e parlare di qalcsa che non avverrà illudendo di tifosi".

Si parla di Lippi Dt cosa ne pensa?

"Questo fa parte di quelle cose che vogliono confondere le idee a chi lavora per la Juventus".

Un aggettivo su Giraudo e Bettega...

".Giraudo un grande economista. Bettega un grande nelle pubbliche relazioni. Noi abbiamo messo paura tutti e c'è l'hanno fatta pagare".

Un ricordo sull'Avvocato Agnelli...

"Quando l'Avvocato stava per morire ha chiamato me e Lippi a casa sua e siamo stai un'ora a parlare ma era molt sofferente . Questo mi è rimasto impresso perché ha pensato a me e Lippi e poi perché salutandomi mi ha detto: chissà se ci possiamo rivedere..."