Milan-Como a Perth verso il no: le condizioni dell’AFC rendono il match quasi impossibile
La trasferta australiana per Milan-Como non è mai stata così a rischio. Le condizioni imposte dalla AFC, necessarie per autorizzare la partita a Perth, assomigliano più a un rifiuto che a un via libera. La Lega Serie A, che ha già riscontrato criticità ritenute insormontabili e non ha ricevuto risposte soddisfacenti, invierà nelle prossime ore un sollecito formale alla FIFA. Un passaggio obbligato, ma che ormai pesa relativamente: il nodo centrale resta quello delle richieste asiatiche.
Due condizioni in particolare vengono considerate impraticabili. La prima: l’obbligo di utilizzare una terna arbitrale australiana, scelta che la Lega non ritiene accettabile per una partita ufficiale del campionato italiano. La seconda, e più grave: l’AFC chiede che la gara non riporti la dicitura ufficiale di Serie A. Di fatto, verrebbe trasformata in un’amichevole mascherata, con seri dubbi perfino sulla possibilità di omologare il risultato. Una posizione incompatibile con la natura dell’evento.
A complicare tutto ci sono anche i tempi stretti. La Lega, che la prossima settimana sarà impegnata a Riyadh per la Supercoppa, ha bisogno di certezze immediate. La FIFA potrebbe non intervenire in tempo utile, soprattutto se deciderà di attendere ulteriori chiarimenti dal fronte asiatico.
Alla luce di questo scenario, crescono notevolmente le possibilità che Milan-Como si giochi in Italia, con San Siro unica sede presa in considerazione. Nessuna ipotesi di inversione del campo né di utilizzo di un altro stadio. Le date restano due: 17 o 24 febbraio, con scelta finale legata all’eventuale partecipazione dell’Inter agli spareggi di Champions League.
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