Marchetti a "TMW RADIO": "Juve, alla base delle dimissioni del CdA c'è l'inchiesta Prisma. L'obiettivo è tutelare il club, a livello sportivo non ci sono situazioni pericolose"

29.11.2022 12:00 di  Giuseppe Giannone   vedi letture
Marchetti a "TMW RADIO": "Juve, alla base delle dimissioni del CdA c'è l'inchiesta Prisma. L'obiettivo è tutelare il club, a livello sportivo non ci sono situazioni pericolose"
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Intervenuto a "TMW Radio", Luca Marchetti fa il punto sulla situazione in casa Juventus dopo le clamorose dimissioni del CdA avvenute ieri sera: "Ero all’evento di domenica e i volti dei dirigenti juventini non erano scuri, questa è una notizia che ha preso in contropiede tutti i componenti del Consiglio d’Amministrazione. Tanto che ieri c’era stata una riunione tecnica alla Continassa tra Cherubini e il suo staff con Allegri. Alla base di tutto questo c’è sicuramente l’inchiesta Prisma, sicuramente ci sarà un rinvio a giudizio per quelli che sono gli indagati.

La novità della Juventus è la dimissione del blocco del CdA, finisce così nel peggior modo possibile il ciclo Agnelli, viene così azzerata una linea di comando e come nel 2006 ci sono degli interventi esterni che cambiano la struttura della Juventus. Proprio come allora ci sarà una sorta di amministrazione tecnica, come Cobolli Gigli nel 2006 oggi ci sarà Ferrero. L’obiettivo sarà tutelare la Juventus in questa vicenda tecnica ed economica piuttosto complessa. A livello sportivo per ora all’orizzonte non ci sono situazioni pericolose, a meno che non vengano fuori nuovi elementi.

Sulla questione plusvalenze la Juve è già stata giudicata, ciò che manca è la questione degli stipendi. Si tratta di una contestazione di falso in bilancio di una cosa che non è stata comunicata alla borsa e agli azionisti, ma che in maniera informale si conosceva viste le tante notizie uscite sulla stampa. La Juventus è convinta di aver rispettato sempre le leggi e lo ha sempre ribadito con estrema decisione. Ereditiamo ora una Juventus che cambia drasticamente la sua linea di comando. Da Cristiano Ronaldo in poi, anche per il Covid, ha sempre dovuto inseguire una questione economica che si è complicata di anno in anno, mentre tecnicamente si impoveriva. Per assurdo ha vinto di più spendendo meno".