Lerda: "Meglio il cinismo di Allegri del gioco di Sarri. Alla fine prevarrà la fame della Juventus"

23.03.2018 07:00 di  Redazione TuttoJuve  Twitter:    vedi letture
Lerda: "Meglio il cinismo di Allegri del gioco di Sarri. Alla fine prevarrà la fame della Juventus"
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© foto di Federico Gaetano

L'ex allenatore del Torino, Franco Lerda, ospite a Calcio & Mercato, su Sportitalia, ha detto la sua sull'appassionante lotta tra Juventus e Napoli. Ecco quanto evidenziato da Tuttojuve.com: "Il gioco di Sarri o il cinismo di Allegri? Il cinismo di Allegri. Mi dispiace da allenatore, da sportivo, perchè conosco Maurizio Sarri, sono un suo grande estimatore, il Napoli meriterebbe, ma la Juve, a parte la parentesi con la Spal, dove non è riuscita a fare bottino pieno, vince anche quando gioca male e quando ha mezza squadra fuori. C'è una società che non ha punti deboli, ha una rosa molto più ampia e molto più forte di quella del Napoli. Il Napoli deve giocare a 1000 per raggiungere 100, la Juve gioca a un po' di più del 50% e raggiunge 100. Quindi questo alla fine fa la differenza. E' vero che la Champions ti porta via energie, ma la fame che ha la società, che ha Allegri, che ha tutto l'ambiente, secondo me prevarrà.

Poi è vero che ha un calendario difficile, ma la Juve poi ha la partita col Napoli in casa. Può succedere di tutto, perchè il Napoli gioca un calcio straordinario, però in Italia, se vogliamo parlare non solo dal punto di vista tecnico, ma anche da quello fisico, ci sono squadre che hanno fisicità, il Napoli è una squadra di bassotti, tolti tre giocatori è una squadra di bassotti. Diventa difficile giocare sempre col gioco manovrato. Seguivo il Napoli negli ultimi anni, ma gol sui calci piazzati ne fa pochi, Sarri ne faceva molto con l'Empoli, è sempre stato maniacale nei calci piazzati. Col Genoa l'hanno sbloccata su calcio piazzato, ma il Genoa ha fatto una grande partita. Ma quest'anno fanno troppi gol su calcio piazzato, Il più alto a centrocampo è Hamsik che gioca e non gioca, se non ti fa gol Koulibaly o l'altro centrale, diventa difficile. Questo è anche il calcio".