Leonetti: "Mi fanno sorridere le voci sulla cessione della Juve. Il mercato? A gennaio serve un centrocampista"
Intervistato da "Calciomercato.it", il collega Franco Leonetti si sofferma su diversi temi riguardanti la Juventus, primo tra tutti quello riguardante un possibile cambio di proprietà in seno alla società bianconera: "Escono sistematicamente queste voci di una possibile vendita della Juventus, cosa che mi fa sorridere. Oggettivamente che la Juve sia legata a filo quadruplo alla famiglia Agnelli è un dato di fatto. L’assemblea degli azionisti di oggi è storica perché per la prima volta c’è una componente esterna a quella che è la famiglia Agnelli e parlo di Tether, che ha l’11,5% ma che vorrebbe avere di più. La Juve deve diventare virtuosa dietro alle scrivanie, ma soprattutto sul campo. Un altro fatto importante è che la Juve dovrebbe arrivare al pareggio di bilancio nel 2027, cosa che aprirebbe scenari di mercato e di gestione interessanti. Chiudo su questo dicendo che non è cosa da Juve avere tre allenatori a libro paga.
Vlahovic? Da dopo l’estate dico attenzione alla situazione Vlahovic. Negli ultimi anni il calcio moderno ha riservato grandi sorprese, come Rabiot che doveva andarsene da free-agent e invece ha rinnovato per un altro anno. Vlahovic sta facendo cose da Juve, è maturato di testa e le parole di Spalletti e Chiellini degli ultimi giorni sono esemplificative. La Juve vuole continuare con Vlahovic, ma è chiaro che se le richieste continueranno a essere quelle del contratto attuale non è fattibile. Credo che quello che è accaduto in estate sia stato propedeutico al ragazzo, che si aspettava fior fior di richieste e non è stato così.
Il mercato di gennaio? La Juve deve fare assolutamente uno sforzo sul mercato di gennaio perché serve un rinforzo sulla linea mediana. Alla presentazione di Spalletti Comolli ha giocato sullo zero a zero, ma sa benissimo che sul mercato di gennaio se c’è un’occasione va sfruttata. La Juve deve fare un centrocampista e speriamo che sia di un determinato livello.
David? Non è bocciato assolutamente. Ricordo giocatori come Platini, Zidane e Nedved che ci hanno messo 6 mesi/1 anno a entrare nei meccanismi Juve. Credo che stia pagando l’assimilazione di un calcio diverso rispetto a quello francese, lui e Openda devono darsi una svegliata.
Spalletti? È l’allenatore giusto per tornare a vincere nei prossimi anni? Sicuramente uno dei più bravi degli ultimi anni. Io credo che abbia saputo già dare qualcosa anche se ha avuto pochi giorni a disposizione. Credo che abbia la giusta esperienza e la giusta visione per sollevare la Juve, però c’è tanto da migliorare e avrebbe bisogno di giocatori qualitativi e di personalità. Io in questa Juve ne vedo pochi di giocatori con queste caratteristiche”.
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