Leonetti: "Juve irriconoscibile, serve una scossa. Tudor ancora difendibile"

Ospite della trasmissione “Fuori di Juve” su Radio Bianconera, il giornalista Franco Leonetti ha analizzato con tono critico il momento complicato della Juventus dopo la sconfitta di Como. Le sue parole:

“Tudor è ancora difendibile. È chiaro però che servono accorgimenti, perché una prestazione come quella di Como è inaccettabile. La domanda che mi pongo è: dov’è finita la Juve di un mese fa, quella coraggiosa, capace di vincere al 94’ e di mettere il cuore oltre l’ostacolo? Nessuno sa spiegare questa involuzione: è fisica, mentale o altro? Solo Tudor può capirlo e trovare le contromisure giuste.”

Il giornalista ha poi accennato alla possibilità di un cambio in panchina, citando anche Roberto Mancini come profilo potenzialmente adatto ai bianconeri:

“Il discorso più plausibile potrebbe essere quello di Mancini: credo che allenerebbe volentieri la Juve e potrebbe dare la quadratura giusta per risollevare la squadra.”

Leonetti non ha risparmiato critiche al gioco espresso dai bianconeri negli ultimi anni:

“Trovo intollerabile che da quattro o cinque anni la Juve non riesca a proporre un calcio come quello mostrato dal Como di Fàbregas. Manca voglia, concentrazione e aggressività. Non credo ci siano fratture interne, ma è evidente la delusione, la stessa che provano i tifosi. Il processo di peggioramento parte da Verona: qualcosa si è inceppato, ma non penso si sia rotto nulla.”

Infine, uno sguardo al futuro immediato e al possibile punto di svolta:

“Non credo ci sia una ‘dead-line’ per Tudor, ma la pausa di novembre potrebbe diventare un momento chiave. Serve un’inversione di rotta già contro il Real Madrid e poi con la Lazio. Anche in caso di sconfitta, la Juve deve mostrare segnali di crescita. Va bene perdere, ma non sbracare. Sul banco degli imputati devono finire tutti, non solo il tecnico: i giocatori non possono restare sempre fuori dalle responsabilità.”