La Marca: "Per la Juve gara delicata contro la Lazio. Soulè e Huijsen il futuro della Juventus, in caso di cessione potrebbero diventare un rimpianto"

27.03.2024 22:45 di  Redazione TuttoJuve  Twitter:    vedi letture
La Marca: "Per la Juve gara delicata contro la Lazio. Soulè e Huijsen il futuro della Juventus, in caso di cessione potrebbero diventare un rimpianto"
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A "1 Football Club", programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto l'avvocato Domenico La Marca. Di seguito, un estratto dell'intervista.

Napoli-Atalanta – "Mancano ancora nove partite alla fine del campionato e l'Atalanta rappresenta uno spartiacque della stagione, visto che si tratta di uno scontro diretto contro una compagine che avrà un mese ricco di impegni, in quanto sarà attesa dalle sfide in coppa Italia e dal doppio incontro con il Liverpool e quindi dovrà gestire le risorse a disposizione, mentre gli azzurri potranno contare sino a fine stagione sulla settimana tipo. Pertanto, l'ambiente si deve augurare di trovare una squadra concentrata e Calzona dovrà essere bravo ad isolare i suoi ragazzi dalle tante voci di mercato che si sono succedute in questi giorni di sosta". 

Attaccanti accostati al Napoli – "Sono tanti i nomi accostati al Napoli e molto dipenderà anche dal tecnico che guiderà la squadra la prossima stagione, senza escludere l'ipotesi di una conferma di Calzona. In attacco, in caso di partenza di Osimhen, sono stati accostati profili giovani ma che già si stanno mettendo in mostra, i quali presentano caratteristiche tecniche e fisiche differenti. Jonathan David è un giocatore diverso da Osimhen, meno strutturato ma che possiede un'agilità e una velocità che lo rendono davvero letale sottoporta. Santiago Gimenez è invece il classico numero nove, un attaccante ben strutturato che in area di rigore si fa rispettare e che ha dimostrato di essere inoltre un ottimo colpitore di testa". 

Lazio-Juventus – "Con la Lazio sarà una partita delicata per la Juventus, visto che bisogna blindare e chiudere definitivamente il discorso Champions, senza contare che Allegri non potrà fare affidamento su Vlahovic e Milik e che queste due squadre si affronteranno nuovamente, dopo pochi giorni, in semifinale di Coppa Italia. Non è mai facile affrontare una squadra che cambia guida tecnica e sicuramente in questa settimana a disposizione Tudor ha cercato di dare una scossa sul piano mentale; con la Juventus si presenta l'occasione di dare una sterzata a questo finale di stagione e, per il tecnico, di iniziare nel migliore dei modi la sua avventura in biancoceleste". 

I talenti della Juventus – "Soulè e Huijsen rappresentano il futuro della Juventus, sono due calciatori che hanno incredibili margini di miglioramento ed una loro eventuale cessione o inserimento come contropartite in qualche operazione di mercato potrebbe rivelarsi alla lunga un rimpianto. L'argentino ha confermato il suo talento cristallino anche in nazionale, seppur con la maglia dell'under 23, con una rete di rara bellezza, mentre il centrale, che recentemente indossato la maglia dell'under 21 spagnola, sta impressionando per come si sia adattato con facilità e soprattutto con personalità alla Serie A, riuscendo in una squadra competitiva come la Roma a collezionare minuti e trovando per ben due volte la via del gol, alla sua prima mezza stagione nel massimo campionato". 

La pronuncia del giudice sportivo – "Parliamo di una vicenda molto complessa, dove gli elementi probatori a disposizione non hanno permesso di fare chiarezza e per la quale secondo il giudice sportivo non si è raggiunto il livello minimo di ragionevole certezza. Il giudice sportivo ha evidenziato come nei casi di condotta discriminatoria, che riguardano il colore della pelle, razza e religione, per i quali si richiede che vengano applicate con la massima severità le norme del codice di giustizia sportiva è necessario che ci sia un minimo di elementi probatori o che comunque emergano indizi gravi, precisi e concordanti proprio al fine di raggiungere la ragionevole certezza. Pur riconoscendo la buona fede del calciatore del Napoli, lo stesso giudice afferma che non c'è stato un riscontro probatorio esterno, che potesse essere un audio, un video o una testimonianza, per tali motivi è maturata tale pronuncia".