Il Giornale - Ultima di Gigi un maxiabbraccio

20.05.2018 13:45 di  Redazione TuttoJuve  Twitter:    vedi letture
Il Giornale - Ultima di Gigi un maxiabbraccio
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Su Il Giornale spazio a Buffon. Gigi abbraccia tutti. Seimilacentoundici giorni di lui e di loro finiscono qui. Gigi Buffon e i tifosi della Juventus, Gigi Buffon e la Juventus, poi solo Gigi Buffon e se stesso. Tutti allo stadio, con famiglie a carico e al seguito. Da John Elkann con maglia sociale ad Andrea Agnelli con la grisaglia che porta anche quando gioca a golf. E poi tutti gli altri, dal vecchio amico di Carrara all'ultimo dei tifosi venuto a sfidare il cielo ballerino. Seimilacentoundici giorni dopo, come ha scritto nella sua missiva al popolo (a differenza di Totti niente speeching a centrocampo), Gigi Buffon passeggia sui titoli di coda. Non fa un giro di pista da Lord Marshall come Alex Del Piero benedicendo, da distante. Gigi abbraccia tutti, come se conoscesse gli abitanti dello stadio uno per uno. Lo fa discretamente, mentre i compagni stanno portando a termine la formalità con il Verona. Quasi inosservato. C'è tutto per la cerimonia degli addii, compresa la playlist con gli inni bianconeri dal primo all'ultimo. Il B DAY, il giorno più lungo di Gianluigi Buffon da Carrara in bianconero prevede un clima incerto. Gigi ride e piange, abbraccia tutti, gli ultrà della Scirea addirittura prima e dopo. Comincia con uno scambio di cortesie e di titolarità con Wojciech Szczesny, successore designato, finisce con le foto con la famiglia Nedved e con tanti altri. Gli altri giocatori fanno festa attorno a Kwadwo Asamoah, altro partente, per un percorso più breve e più certo di Gigi, direzione Milano. Saluta anche Lichtsteiner a cui regalano un rigore che si fa respingere. 

Dalla curva Scirea scende un sudario con il portierone a petto nudo che artiglia lo scudetto. Striscioni piccoli e grandi, riconoscenza, pianto. Ma anche la sensazione, come lo stesso Buffon ha capito e riportato nella sua conferenza stampa di giovedì, che alla Juventus chi è stato grande, anche grandissimo come lui, quando si chiude il ciclo, viene sistemato nel giardino di pietra dei monumenti con questa fretta tutta juventina di voltare pagina, di guardare avanti. Insomma grazie sei stato fantastico, non ti dimenticheremo mai, ma ora c'è da continuare a vincere. Qui la nostalgia è sconosciuta, per questo Buffon libero di costruirsi una nuova vita lontano da Madama.