Gazzetta - Panchina d’oro, gestirla è dura

Su Gazzetta si parla della panchina della Juventus. Più che una panchina sembra una miniera d’oro. Trai 12 bianconeri che sabato si sono accomodati a bordo campo al Tardini si poteva trovare un po’ di tutto: campioni del mondo (Buffon),vincitori di Champions (Mandzukic), difensori costosissimi (De Ligt), numeri 10 per cui in Inghilterra erano pronti a fare follie (Dybala). I quattro giocatori citati nella prima di campionato non hanno giocato neanche un minuto, il che la dice lunga sulla sovrabbondanza della Signora. Escludendo Buffon, tornato per fare il secondo, vedere gli altri incollati allo scanno fa un certo effetto. Facendo un rapido calcolo,possiamo dire che Giovanni Martusciello, sostituto di Maurizio Sarri, aveva alle sue spalle una batteria dal valore di oltre 400 milioni. Un bel patrimonio, ma da gestire con cura.
Per Paulo Dybala, Martusciello ha spiegato l’esclusione: è stata una scelta tecnica, perché Higuain è un vero centravanti e in questo momento è pericoloso fare esperimenti col falso nove. Questo significa che il diez rischia di stare fuori anche alla seconda con il Napoli. Tornando ai nuovi acquisti, alla Juventus non è un inedito che restino in panchina. Per Massimiliano Allegri era prassi inserirli con gradualità: è successo a Dybala (fuori alla prima di A), a Higuain (due esclusioni di fila), a Alex Sandro, Bernardeschi, Douglas Costa e Matuidi. Unica eccezione: Cristiano Ronaldo. Superfluodirlo, lui fa storia a sé.