Gazzetta - La Juve patteggia, per Arrivabene non luogo a procedere

Su Gazzetta anche il tema plusvalenze. Il gup di Roma accoglie la richiesta dei legali Per Nedved 1 anno e 2 mesi Il club: «Non è ammissione di colpa».Fine. Dopo quasi quattro anni di indagini e polemiche, l’inchiesta Prisma sulle plusvalenze e le manovre stipendi della Juventus è giunta a conclusione. Come? Con una lunga lista di patteggiamenti. Ieri nel Tribunale di piazzale Clodio a Roma la Gup Anna Maria Gavoni ha accolto le richieste formalizzate a giugno dai legali del club e degli ex dirigenti bianconeri, su cui i pm che si sono occupati del caso, Lorenzo del Giudice e Giorgio Orano, avevano già dato il proprio consenso. 

Tutti i patteggiamenti superiori all’anno prevedono pene sospese e sanzioni pecuniarie. L’unica eccezione riguarda l’allora amministratore delegato del club Maurizio Arrivabene: per lui i pm titolari del fascicolo, coordinato dal procuratore aggiunto Giuseppe Cascini, avevano chiesto il non luogo a procedere. Gavoni ha accolto anche questa richiesta. 

LA JUVE HA PAGATO I RISARCIMENTI - Per quanto riguarda il profilo risarcitorio, oltre ai circa 300 mila euro versati dal club alla Consob, ieri in aula è emerso che sono stati trovati accordi con circa un terzo delle 221 parti civili che si sono costituite nel procedimento: la cifra sborsata per le transazioni - che ha visto la partecipazione anche di tutti i dirigenti coinvolti nel patteggiamento tranne Gabasio - ammonta complessivamente a un milione e 80 mila euro.