Garlando: "Mancini al Maradona proverà a ritrovare l'antica bellezza"

Sulle pagine de La Gazzetta dello Sport, Luigi Garlando sulla Nazionale scrive: "Per tre anni la Nazionale di Roberto Mancini è stata la foglia di fico del calcio italiano. Tre anni di imbattibilità e di orgoglio, ottobre 2018-ottobre 2021, un tappeto di 37 partite senza sconfitte, in coda a un decennio che, dopo il Triplete e il Mondiale per club dell’Inter, ha regalato solo amarezze alle nostre squadre. L’Italia del Mancio, sbocciata dalle ceneri dell’Apocalisse svedese, è stata un’esplosione di bellezza, inattesa, quasi una compensazione, una consolazione alla tragica contingenza del Covid. La riconoscenza per gli eroi di Wembley ha frenato il ricambio azzurro e Mancini, con tanta sfortuna, è andato incontro a un’altra Apocalisse: cacciati dal Mondiale. La Macedonia di Palermo non la digeriremo mai.

Poi Mancini, salvata la panca, ha cominciato a costruire un’altra Italia, con nuovi uomini e nuove forme, fino a guadagnare le finali di Nations League che ci giocheremo in Olanda, a giugno. Sono cambiate tante cose dal triennio d’oro del Mancio. La Nazionale non è più quello che era allora: la più bella squadra italiana. La nuova Miss si chiama Napoli. La Nazionale che giovedì s’incamminerà sulla strada di un nuovo Europeo, affrontando i finalisti dell’edizione scorsa, partirà proprio da casa sua. 

Per il Mancio, varcare il cancello di Coverciano sapendo di non ritrovare per la prima volta il gemello di una vita, è stato come attraversare un muro di fuoco. Non smetterà mai di sentirlo vicino, anche se non c’è più. Al San Paolo sarà più facile che altrove".