FERRERO: "Juventus significa gioventù, ma anche grande storia. La celebriamo"

Il 9 settembre 2025 è stato, per davvero, un giorno da ricordare.
Allo Juventus Museum, è stata scritta una nuova pagina: l’inaugurazione ufficiale della Hall of Fame.
Un grande evento, alla presenza dI Gianluca Ferrero, Presidente della Juventus, e Paolo Garimberti, Presidente dello Juventus Museum, che segna l’inizio di un progetto unico ed emozionante.
Per la prima volta, la Juventus dedica uno spazio permanente e ufficiale a chi, nel corso degli anni, ha saputo trasformare la maglia bianconera in leggenda. La Hall of Fame è un omaggio a chi, con la prima squadra maschile e quella femminile, ha fatto la storia, e insieme un ponte con il futuro: un luogo in cui rivivere emozioni, tramandare valori.
IL SALUTO DI JOHN ELKANN
«La Hall of Fame della Juventus, che si inaugura oggi nel nostro Museo, è uno straordinario tributo alla grandezza del nostro Club, ai suoi leggendari protagonisti e a una storia che unisce, da oltre un secolo, generazioni di juventini in tutto il mondo.
È un omaggio alla passione più pura per il calcio, perché ogni bambino, con un pallone tra i piedi, immagina di ripetere le giocate e le imprese del suo giocatore preferito, ogni tifoso ha un suo campione del cuore. Tifiamo per una maglia e sogniamo grazie a chi la indossa e la onora»
LE PAROLE DI GIANLUCA FERRERO
«Juventus significa gioventù, ed è quello che ci rappresenta, nello spirito, nell'intraprendenza e nella ricerca della sfida. Ma la Juventus ha una grande storia, che ogni giorno vive allo Juventus Museum. La nostra è la storia delle persone che hanno reso grande il Club, e che da questa sera celebriamo con la Hall of Fame»
IL BENVENUTO DI PAOLO GARIMBERTI
«Lo Juventus Museum è da sempre la casa dei nostri tifosi, del nostro presente per del nostro futuro. Questo perchè nel DNA del Museo c'è una costante ricerca dell'innovazione, con nuove idee e nuove iniziative. La Hall of Fame è per noi il giusto modo di celebrare le campionesse e i campioni della Juventus, perchè va oltre il criterio numerico, che finora aveva ispirato la sezione dedicata alle maglie "pluricentenarie", e si basa su un criterio meritocratico, degno di chi ha scritto la storia».