Damascelli (Il Giornale): "Il futuro di Inter e Juventus passa da Roma e Lazio"

06.12.2019 13:50 di Rosa Doro Twitter:    vedi letture
Damascelli (Il Giornale): "Il futuro di Inter e Juventus passa da Roma e Lazio"
TuttoJuve.com
© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Nel suo editoriale per Il Giornale, Tony Damascelli ha parlato delle prossime sfide di Inter e Juventus: "Roma e Lazio, passa da qui il futuro di Inter e Juventus. D’accordo, è presto, manca il solito mucchio di partite ma questo week end mette le due di testa all’esame parallelo, una specie di masterfootball per Conte e Sarri di fronte a squadre che stanno bene e hanno voglie d’Europa, quella vera, un posto nella prossima Champions League. Si registra anche il destino, stavolta non cinico e baro, che avrebbe potuto portare Conte ad allenare la Roma. Poi i cinesi e la voglia di sfidare la Juventus, lo portò a declinare l’offerta e a dirigersi a Milano.

Là dove la fame era ed è antica, nove anni di digiuno dopo i trionfi di Mourinho e Moratti, nove anni di invidia e gelosia nei confronti della succitata Juventus che, invece, ha portato via tutto il patrimonio nazionale, mostrando il proprio valore con due finali di Champions, proprio dopo la partenza di Conte. Se poi a cimentarsi in questa impresa è uno come Sarri, non certo con un curriculum strepitoso e maturo come quello di Conte, e, in più con pregiudizi maniacali su alcuni giocatori (Can e Matuidi, a Torino e Kanté a Londra)) e sulla formula tattica difensiva (a 4, mai sia a 3), allora si capiscono certi affanni della Juventus, comunque unica imbattuta d’Europa e, in contemporanea, le euforie dell’Inter che, tuttavia, deve ancora giocarsi la promozione agli ottavi di Champions contro il Pallone d’Oro Messi. Tutto ciò è racchiuso in ventiquattro ore, tra stasera e domani, contro Fonseca che, lentamente, ha studiato e appreso la lezione italiana e Inzaghi che è l’unico ad avere interrotto, con le coppe Italia, l’egemonia juventina in questi otto anni. Roba buona, stadi pieni, eccitazione e, finalmente, un buon calcio. O no?".