Cucci al Corsport: "La Juve di CR7 non ha già vinto tutto. Mi piace il Milan, i bianconeri hanno voluto crearsi un alleato importante"

15.08.2018 16:00 di  Alessandra Stefanelli   vedi letture
Cucci al Corsport: "La Juve di CR7 non ha già vinto tutto. Mi piace il Milan, i bianconeri hanno voluto crearsi un alleato importante"
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© foto di Federico De Luca

Ai microfoni del Corriere dello Sport, il giornalista Italo Cucci dice la sua sulla Serie A che sta per cominciare: “L’arrivo a Torino di di Cristiano Ronaldo mi ha rallegrato, impressionato, emozionato: ma con giudizio, diversamente da coloro che in un ventennio hanno visto approdare nelle nostre squadre dozzine di bufale (con pochi autentici campioni spesso dismessi da altri club europei) e per i quali CR7 rappresenta l’alba di un nuovo giorno. Non è solo questione di enfasi mediatica dovuta alla moltiplicazione di tivù, radio e blog, è anche il segno di un orgoglioso risveglio dopo stagioni di mediocrità concluse con l’esclusione dai Mondiali. Fin qui ci sto anch’io. Non vedo, invece, come sia possibile - e qua e là succede - che avendo Cristiano (il “mio” Ronaldo era un altro) la Juve abbia già vinto lo scudetto e la Champions. L’unico che non ci crede - pur godendo di mezzi potentissimi, la propria abilità compresa - è sicuramente Max Allegri, il più machiavellico dei mister italiani attuali che quei mezzi li usa per un solo fine: vincere.

Anche perché - se ho buona memoria - solo uno di quei quattro meravigliosi campioni iniziò la stagione italiana alla grande, Zico, mentre Falcao e Platini ebbero problemi di adattamento come Maradona a Napoli. E dunque, se per me la Juve non ha “già” vinto tutto che campionato m’aspetto? Sarò matto ma mi piace il Milan costruito con il beneplacito della Juventus che sospetto abbia voluto crearsi un alleato importante per evitare l’ennesima sfida con il Napoli, sicuramente “infastidito’ dalle milanesi. Privato di Bonucci, dotato di Higuain (l’uomo che cancellò il record di Angelillo e resta il più continuo bomber nostrano), di Halilovic, Caldara, Bakayoko e Strinic nonché dai reduci della recente rinascita gattusiana, il Milan mi sembra destinato a battersi per il primato creando imbarazzi proprio all’amica Juventus. Sempre che Gattuso - protetto da Scaroni, Leonardo e Maldini - sappia unire alla forza psicologica che gli è servita a ricostruire lo spogliatoio, qualche preziosa idea tattica per confrontarsi con Spalletti, Ancelotti (lui lo conosceva bene) e Di Francesco, uno che studia da grande con umiltà. Allegri? Conosce bene anche lui ma l’importante è che ne abbia colto lo straordinario aggiornamento”.