Cucchi a TMW Radio: "Juve-Dybala, grande errore lasciarsi"

17.05.2022 14:30 di  Simone Dinoi  Twitter:    vedi letture
Cucchi a TMW Radio: "Juve-Dybala, grande errore lasciarsi"
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Il noto radiocronista Riccardo Cucchi a Maracanà, nel pomeriggio di TMW Radio, ha parlato dei temi del campionato.

Un pensiero su Juve-Lazio:
"Con chi sostiene che le lacrime di Dybala sono state false non sono d'accordo. C'è da capire perché il prossimo anno non giocherà ancora per la Juventus. Le parti non si sono incontrate ed è stato un grande errore per Dybala, che forse poteva pensare a un ridimensionamento dell'ingaggio, ma anche per la Juve, perché è un fuoriclasse e un valore aggiunto per la squadra. Chiellini è l'ultimo grande difensore, sarà difficilmente rimpiazzabile sia dalla Juventus che dalla Nazionale. E poi credo che un altro calciatore abbia conquistato la prima pagina, Milinkovic-Savic, che ha segnato il decimo gol in stagione. E' uno dei centrocampisti migliori in Europa e ha regalato l'Europa League alla Lazio. Forse era all'ultima in biancoceleste. E' arrivato ragazzino e uscirà come uomo formato. L'ho visto maturato e deve molto anche a Sarri".

Critiche forti in casa Juventus per il non gioco dato da Allegri ma non solo:
"La Juventus dopo il primo addio di Allegri ha vissuto dei momenti di confusione. Si era scelto Sarri per le stesse polemiche di oggi, per un gioco che non c'era. Fu una scelta non razionale. Poi si è ricorsi a Pirlo ma non agendo sul mercato soprattutto a centrocampo. Allegri, tornando, ha cercato di tamponare la situazione, sapendo di non avere un centrocampo propositivo, creando una formazione che fosse innanzitutto capace di non prendere gol. Per la zona gol ha scelto il migliore, Vlahovic, ora vedremo come andrà. Per come era iniziata, non era scontato arrivare al quarto posto. Il prossimo anno dovrà essere diverso, vedremo come opererà la Juventus in estate e il prossimo anno capiremo cosa potrà fare Allegri con un centrocampo diverso. Allegri però è questo, l'allenatore dell'equilibrio. Non possiamo chiedergli di essere Guardiola, ma l'uomo dell'equilibrio".