Cobolli Gigli: "L'Inter ha Marotta, la Juve no. Scelte sbagliate di Nedved e Paratici assecondate da Agnelli"

23.10.2021 22:45 di Redazione TuttoJuve Twitter:    vedi letture
Cobolli Gigli: "L'Inter ha Marotta, la Juve no. Scelte sbagliate di Nedved e Paratici assecondate da Agnelli"
TuttoJuve.com
© foto di Giacomo Morini

Il contdown sta per terminare: domani alle 20:45 Inter e Juventus daranno vita ad un nuovo e più che mai sentito derby d'Italia. A far da padrona sarà la voglia di vincere e di non accontentarsi: sia Inzaghi che Allegri sanno, infatti, che il tempo a disposizione non è molto, quando si guidano club così. Ed il tempo perso, soprattutto per i bianconeri, comincia ad essere consistente, se si vogliono mantenere intatte le ambizioni-scudetto.

La redazione de L'Interista ne ha parlato in esclusiva con l'ex presidente bianconero, Giovanni Cobolli Gigli. 

Che peso ha questo derby d'Italia?

"La rivalità storica la conosciamo tutti. In questo momento la necessità è quella di vincere: il pareggio non accontenterebbe nessuno, forse più l'Inter, al limite. Per i nerazzurri vincere sarebbe la conferma di essere una squadra che, nonostante i cambi estivi, è in grado di competere per lo Scudetto. Per i bianconeri vale di più: deve proseguire la rincorsa per tornare nel gruppo delle contentendi per il titolo. Più impegnativa per Allegri dunque. Inzaghi ha già un suo schema di gioco, la Juventus ha un ottimo allenatore, che sta arrangiando il gioco alla necessità. Tutti hanno i loro problemi, ma le mancanze di Dybala, Morata e Rabiot si sono sentite".

Una mancata vittoria sarebbe dura da digerire per entrambe, nonostante siano passate solo 8 giornate?

"Sarebbe dura anche se, come dice lei, ci potrebbe essere il tempo per recuperare. Ma la critica, la stampa, tende a giudicare l'ultimo risultato in maniera positiva se si vince, molto negativa se si perde. Questo in generale, non solo con la Juve. Quella che domani perderà dunque si troverà in una situazione non facile a livello di immagine riprodotta dalla stampa. Ci sarebbe quindi un effetto su giocatori e tifosi. L'Italia è così, critica in pochissimo tempo una squadra, mentre in altri paesi capita di sentir applaudire dopo una sconfitta".

Da questo punto di vista, è fiducioso il futuro della Juventus per quanto vede in campo, al di là dei risultati?

"Sì, lo sono. Dopo le prime sconfitte sono già venute fuori critiche del tipo che Allegri ora sarebbe troppo vecchio, che è tanto che non allenava, cose così. Penso invece che sia un ottimo allenatore. E da quanto ho percepito, mi sembra che Max sia riuscito a ricreare un ambiente di forte determinazione. Si è visto nelle ultime partite: grande compattezza, un solo gol, ma viittorie. Veniva da una serie di gol subiti inspiegabili".

Vista la compattezza acquisita, crede che Allegri punterà a sfruttare eventuali errori dell'Inter, viste le tante occasioni che in questo momento i nerazzurri concedono?

"Sì, credo che la chiave del match possa essere proprio questa. Allegri studia i punti di debolezza delle squadre avversarie. L'Inter gioca bene, ma ha difficoltà a realizzare. Non sono un tecnico, ma credo che una persona che conosce calcio come Max cercherà di approfittare di queste debolezze. La stessa cosa la farà Inzaghi: ha la faccia da bambino, ma è un fior fiore d'allenatore, A quanto mi risulta è uno che la gran parte della giornata la dedica a pensare al calcio ed a come si deve giocare. In questa incertezza devo pensare che la Juventus ce la faccia a vincere".

L'Inter ha una squadra pronta a rivincere il campionato, o vede delle lacune nella rosa?

"L'Inter ha un ottimo a.d., Marotta. Una persona seria e matura. Non che altri non lo siano, ma lui sta gestendo una situazione complessa. La proprietà dell'Inter sta migliaia di chilometri di distanza. Poi è vero che oggi ci si possa parlare senza problemi, ma si sente la mancanza di un presidente. L'Inter ha un dirigente che ha dovuto cedere due grandi giocatori, ma è riuscita a formare una rosa competitiva. Cosa che non ha la Juventus: a mio modesto parere i bianconeri arrivano da un paio d'anni in cui sono stati commessi grandi errori. Anche da parte di Agnelli, che ha assecondato scelte sbagliate di Paratici e Nedved. Ora la Juve è in una situazione complicata".

Come vede il possibile arrivo di una proprietà araba, quella del fondo PIF all'Inter?

"Sarebbe sicuramente meglio per l'Inter. Suning quando ha comprato era solida ed aveva un progetto. Poi è bastato un soffio da parte del presidente cinese e la situazione è completamente cambiata. Prima la Cina vedeva senza critica il fatto di portare investimenti all'estero, poi la cosa si è complicata. Auguro il meglio a questi signori, ma ora sono in una situazione di rischio. Gli arabi dovrebbero essere più solidi".