Carlo Pignatelli: "La Juve mi ha raddoppiato il fatturato. La Juve deve molto a Conte"

Il noto stilista Carlo Pignatelli ha rilasciato un'intervista a La Gazzetta: "Come venne l’idea di fare gli abiti alla Juventus?«Venne a Romy Gai, grande dirigente. Mi chiamò. Mi disse “Hai interesse?”. Durò 4 anni. Mai dato un soldo, ma che fati ca fare tutti quegli abiti su mi sura, rigorosamente classici». Il più complicato?«Quello per Bobo Vieri. Aveva una struttura particolare. E non era semplice vestire Zinedine Zidane, sudava tanto, quando veniva in azienda, ci ha dato fi lo da torcere».Le ha reso vestire la Juve?«Vendemmo 4 mila abiti. Dopo il primo anno raddoppiai il fatturato».
La sua Juve è quella, ma c’è di più: Antonio Conte.«Antonio è l’amico con la A maiuscola. L’unico rammarico è non essere ancora andato a Londra. Viene a casa con Elisa betta e Vittoria. Abbiamo gli stessi valori, quelli della Puglia. E mi somiglia, è uno tenace, sta sul pezzo sempre».
Oggi chi è la Juve?«Buffon. Lui è la Juve. Poi mi piace Higuain, ho conosciuto il padre e il fratello. Ho tanti ami ci argentini che tifano Juve come me, ho fatto a loro delle ma glie bianconere per la squadra di calcio di amici. A Conte devono tantissimo. Ha dato una bella botta. E poi sono ben organizzati e compra no i calciatori migliori, la qualità è fondamentale».