Barillá: “Dietrofront Spalletti”
Su La Stampa, il collega Barillá, ecco alcuni concetti. Sorprendente il dietrofront di Luciano Spalletti. Non tanto quello sul campo – la squadra è scivolata a -8 punti dalla vetta, mentre il tanto discusso Tudor era a -6 – quanto quello dialettico.
L’ex CT si era presentato parlando apertamente di forza del gruppo («Se non ne fossi convinto non avrei firmato fino a giugno») e ambizioni da scudetto. Ora, invece, Spalletti lamenta la mancanza di qualità, denunciando pubblicamente lacune strutturali già note. Ma un top coach di Serie A è chiamato proprio a compensare i limiti della rosa; altrimenti tanto valeva continuare con un profilo più giovane, meno esperto e dal costo minore.
A completare il quadro, le scelte tecniche discutibili: David e Openda esclusi per adattare Yildiz a centravanti, Zhegrova impiegato con un’autonomia ridotta a soli 15 minuti, Joao Mario quasi ignorato. Decisioni che hanno inciso su un rendimento già precario e che, sommate a una comunicazione altalenante, mettono in luce un momento delicato.
Spalletti era stato scelto per “fare la differenza” e per scardinare timidezze e schemi scolastici. Ora è chiamato a dimostrare sul campo – e nei risultati – che questo processo è ancora possibile. Nella Serie A più equilibrata degli ultimi anni, ogni esitazione può trasformarsi in un problema molto più grande.
Direttore: Claudio Zuliani
Responsabile testata: Francesco Cherchi
Editore: TMW NETWORK s.r.l. - P.I. 02210300519
Iscritto al Registro Operatori di Comunicazione al n. 26208
Sito non ufficiale, non autorizzato o connesso a Juventus F.C. S.p.A.
