Baiano al Corriere di Torino: “Penso che Sarri sia pronto per la Juve, Napoli lo ha maturato e anche andare in panchina in tuta è un aspetto facile da cambiare”

31.05.2019 08:20 di  Redazione TuttoJuve  Twitter:    vedi letture
Baiano al Corriere di Torino: “Penso che Sarri sia pronto per la Juve, Napoli lo ha maturato e anche andare in panchina in tuta è un aspetto facile da cambiare”
© foto di Federico De Luca

Francesco Baiano parla di Sarri al Corriere di Torino: «È andato nel campionato più difficile al mondo dove nessun risultato è scontato. Anche con la lingua se l’è cavata bene mentre la mentalità in Inghilterra è tutta diversa. Non è stato facile ambientarsi ma poi ha fatto cose straordinarie. Ci siamo sentiti due mesi e mezzo fa, senza parlare di futuro: se dipendesse da lui non credo cambierebbe. Penso che sia pronto per la Juve, Napoli lo ha maturato e anche andare in panchina in tuta è un aspetto facile da cambiare. Si è visto in finale di Europa League, è arrivato in divisa e comunque non sono queste le cose che fanno la differenza, ma il lavoro. È normale che ci voglia del tempo. L’ha detto anche lui: “Ora vedo la mia squadra”. Per i primi sei mesi a Londra non si è visto il Sarrismo. Nessun allenatore ha la bacchetta magica. Può passare come un tradimento, ma alla fine la gente capisce.

Gli allenatori sono professionisti e vanno dove trovano lavoro e dove possono vincere. Ho visto Sarri accostato a tante panchine, ma l’amore per la città dove ha allenato non svanirà mai, anche se andrà in una squadra concorrente. Lui è nato a Napoli e lì si è trovato molto bene. Il fatto che vada ad allenare la Juventus non sposta niente. È vero che la sua Juventus non era spettacolare ma non puoi vincere cinque scudetti giocando sempre male. Dopo cinque anni era arrivato il momento di cambiare, ma Allegri è un vincente e lo vedo in un top team europeo, in Spagna o Inghilterra. Alla Juve conta solo vincere, ma ora cerca un allenatore con attitudini diverse, per questo la scelta di Sarri. Ma, attenzione: la ricetta perfetta non esiste. La differenza la fanno i campioni, non ho mai visto grandi allenatori vincere con squadre scarse”.