Ag. Rugani a TMW Radio: "La Juve non ha mai aperto trattative per Daniele"

03.09.2020 19:00 di Simone Dinoi Twitter:    vedi letture
Ag. Rugani a TMW Radio: "La Juve non ha mai aperto trattative per Daniele"
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Davide Torchia intervistato da Francesco Benvenuti e Niccolò Ceccarini

Davide Torchia, agente del difensore della Juventus Daniele Rugani, è intervenuto ai microfoni di TMW Radio: "La Juventus non ha mai né offerto né aperto trattative per il calciatore Daniele Rugani. Ognuno interpreti come vuole, ma è la realtà: non c'è stata e non c'è nessuna trattativa, nemmeno ci è stata proposta alcuna squadra".

La partenza di Romero deve farci pensare ad una conferma di Rugani?
"Non mi permetto di entrare nel merito della bravura dei singoli calciatori, ma facendo un calcolo numerico, con un giocatore attualmente infortunato e alcuni che rientrano da altrettanti stop, fossi nell'eventuale forse dovrei pensare anche ad un'eventuale alternativa. A livello numerico e di qualità, e per averli, dato che ci sono situazioni in via di recupero, non penserei a dare via due o tre difensori, a meno di non avere altre situazioni in entrata. Mi sembra una cosa lampante".

Rugani non è in Nazionale, fa parte di un compromesso da fare per rimanere nella Juventus?
"C'era però andato già molto tempo prima rispetto ad alcuni dei convocati attuali. Bisogna guardare numeri e percentuali, in una rosa da 26-27 giocatori, quelli che effettuano il 60% e più delle partite erano appena sei o sette, non diciotto. Quest'anno è stato atipico, perché guardando i centrali si vede che è terzo su cinque per presenze, visto che ha fatto una dozzina di partita, considerando anche gli infortuni di Chiellini e Demiral. Due calciatori, Bonucci e De Ligt, le hanno giocate tutte o quasi. Le partite rimanenti sono state suddivise tra gli altri difensori. Se vuoi stare in un club come la Juventus, che arriva in fondo per ogni obiettivi, è normale che la concorrenza sia alta: è la stessa che trovi al Liverpool, al City o alla United. Anzi, in questa Juventus tra i centrali è più difficile giocare che nel Barcellona... Anche solo guardando a livello numerico. La Juventus infatti per inserire qualcuno di nuovo deve andare a spendere tanti soldi, ed è normale che sia così. Penso che anche in futuro si vada verso tanti giocatori che giocano meno, dato che si va sempre più veloci. Pochissimi saranno i giocatori che riusciranno a fare cinquanta, cinquantacinque partite in una stagione su sessanta. O sei come Bonucci, che ha anche il vantaggio di saper sempre stare bene fisicamente, o è difficile".

Che dire della scelta della Juventus di affidare la panchina a Pirlo?
"Sull'esonero di Sarri dico che, quando viene mandato via un allenatore, un po' si è sempre sorpresi. Com'ero stato per Allegri, anche se nel calcio sono cose che succedono. Le valutazioni le fa il club, sono molto presenti e hanno deciso che il futuro non poteva essere migliore del presente con Sarri, preferendo interrompere il rapporto. Sappiamo tutti che Pirlo è alla prima esperienza: è uomo di grandissima personalità, e se non avesse avuto una testa rapida, capace di individuare i punti su cui intervenire, non sarebbe mai diventato un campione. Vero che non ha mai avuto esperienze, ma consideriamo che la Juventus ha una dirigenza, partendo dal presidente, che è presente in ogni dinamica societaria dalla mattina alla sera. Pirlo inizia in un ambiente che conosce bene, nelle persone proprio, negli uomini, e questo gli darà tranquillità, sicurezza, un confronto che può farlo crescere e portare al bene della Juventus. Se dovessi scegliere una situazione per prendere una decisione del genere, questa è la migliore".

Com'è Arthur?
"Un bel giocatore, ottimo tecnicamente: bravo e potente fisicamente anche se non è troppo alto. Un brasiliano forte, e buon acquisto per la Juventus. Senza nulla togliere a chi ha fatto lo scambio, perché Pjanic è un calciatore fantastico, si vede subito di che livello sia".