L'IMBOSCATA - I contatti Elkann-Marotta e le voci su Giuntoli. Ma chi comanda? Ancora infortuni, Allegri dovrà arrangiarsi. Futuro Rabiot e possibile sostituto. Processo Juve, le previsioni degli "azzeccagarbugli". Clima gelido, ragazze caldissime

Andrea Bosco ha lavorato al “Guerin Sportivo“, alla “Gazzetta dello Sport“, al “Corriere d'Informazione”, ai Periodici Rizzoli, al “Giornale“, alla Rai e al Corriere della Sera.
16.12.2022 00:10 di  Andrea Bosco   vedi letture
L'IMBOSCATA - I contatti Elkann-Marotta e le voci su Giuntoli. Ma chi comanda? Ancora infortuni, Allegri dovrà arrangiarsi. Futuro Rabiot e possibile sostituto. Processo Juve, le previsioni degli "azzeccagarbugli". Clima gelido, ragazze caldissime
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di Andrea Bosco

Cominciamo dalle condizioni di salute di Gianluca Vialli che hanno portato l'ex campione della Sampdoria e della Juventus a lasciare il suo impegno con la Nazionale. Da anni Vialli sta combattendo una dura battaglia contro il tumore . Da uomo coraggioso quale è sempre stato, ha rivelato la sua malattia. Pare che i suoi medici lo abbiano sconsigliato a continuare in un impegno che verosimilmente lo avrebbe condizionato nelle cure. Tutti in questo momento facciamo il tifo per Gianlucaccio.

Il calcio giocato ha registrato la vittoria dell'Argentina e quella della Francia al Mondiale in Qatar. Come era nei voti: dall'emiro, ad Infantino amico dell'emiro, alle televisioni clienti di Infantino e dell'emiro tutti tifavano affinché la finale fosse tra Messi e Mbappè. Mio pronostico: vincerà Messi.  Perché  è il campione a fine carriera che più di ogni altro si è accostato a Maradona e a Pelè. Perché la Francia ha vinto in Russia e bissare un mondiale  sarebbe una impresa. Perché Mbappè è giovane e avrà modo di rifarsi. Anche se sarà dura perché il futuro sarà quasi certamente targato Inghilterra: i suoi fantastici giovani, Bellingham in primis. Domanda a Collina (che non vuole il Var a chiamata): sicuro che il polacco Marciniak sia la scelta migliore per dirigere la finale? La speranza è che non replichi le indecenze del messicano che ha arbitrato  Francia – Marocco.  Comunque  vada, nonostante gli importanti ascolti televisivi, resterà poco di questo mondiale macchiato da troppe indicibili cose.  Non ci sarà la voce “rococò“ di Lele Adani a commentare la finale. La Rai ha deciso per il duo Di Gennaro – Rimedio e verosimilmente di “abbassare i toni“.

In Qatar il mondiale è andato avanti come nulla fosse. Ricattati da Infantino, squadre e giocatori hanno presto  abbassato il vessillo arcobaleno dei diritti umani. Intanto è scoppiato a Bruxelles lo scandalo nominato Qatargate. Con appendice Maroccogate. Montagne di soldi a parlamentari europei (potrebbero essere una sessantina quelli coinvolti) per promuovere  l'immagine (liberale)  dei due paesi. C'è un italiano, ex sindacalista, ex parlamentare prima del Pd, poi di Articolo 1  (il partitino di Bersani e Speranza) finito in galera.  A casa sua hanno trovato un malloppo  di centinaia di migliaia di euro. La moglie e la figlia di Panzeri (questo il nome) coinvolte nella vicenda, sono in Italia ai “domiciliari“. Il Belgio le reclama ma non è detto che la cosa avverrà. Non subito, in ogni caso.  Indignazione, stupore da parte del mondo politico. Forse era il caso (almeno) di interrogarsi prima, quando i mondiali furono assegnati a sorpresa al Qatar: in inverno, facendo sospendere i campionati nazionali. In Svizzera quando si tratta di quattrini difficilmente se le pongono (le domande) ma la libera informazione, i governi democratici, viceversa,  avrebbero dovuto. Almeno per quei 6500 lavoratori schiavizzati in Qatar e morti sul lavoro.  Ma il mondo va in questo modo:  vige la legge del denaro. E quindi in omaggio al denaro (e alla ragion di stato), visto che il Qatar ha ricchi giacimenti di gas e di petrolio (dei quali l'Occidente  ha  un maledetto bisogno, specie dopo la guerra scatenata dalla Russia in Ucraina)  nessuno  invoca chiarezza, trasparenza (magari giustizia). Anche  per quei tre giornalisti morti a Doha mentre facevano il loro mestiere. Ora  i giornalisti morti in misteriose circostanze, sono tre: allo statunitense e al qatariota si è aggiunto un britannico. L'aria del Qatar deve essere davvero poco salubre per i giornalisti. Riscontri: trafiletti, poche righe, nessuna (dico nessuna) informazione dalle televisioni. Godiamoci  lo spettacolo che notoriamente “deve“ andare avanti. Qualsiasi cosa accada .

Rilevando che  la vicenda stadio di Milano è sempre in alto mare  (ora è emerso che l'eventuale fermata della Metro utile per un nuovo impianto comporterebbe  disagi e problematiche strutturali infinite, come del resto era  già accaduto per quella del Mezza, fatta arrestare  “prima“  rispetto al progetto originario)  e che  difficilmente il sindaco in carica Beppe Sala potrà risolverla, veniamo alla Juventus .

Si è fermato Chiesa: ne avrà  per almeno una decina di giorni. E' possibile debba operarsi Vlahovic se non risolverà i guai legati alla pubalgia. Si è fermato (e potrebbe essere una cosa lunga) ancora  Bonucci. Di Pogba si sono perse le tracce. Sta “recuperando“. Finora Paul Pogba non ha giocato un solo secondo con la maglia della Juventus. Ergo Allegri dovrà arrangiarsi. Ci si sta interrogando a Torino su Rabiot: la sua stagione è stata finora eccellente. Ma non rinnoverà . Ergo meglio incamerare qualche spicciolo a gennaio o perderlo a zero a giugno?  Bella domanda da girare a Max Allegri.  L'idea potrebbe essere quella di cedere il francese e di far rientrare Rovella dal Monza. Gente pragmatica farebbe così.

Già: ma chi comanda oggi alla Juventus? Chi prende le decisioni ?  Si vocifera di continui contatti tra Elkann e Marotta in vista di un ritorno del “dottor“ Beppe. Cose, queste (ma i boatos su Giuntoli non si spengono  e francamente fossi un tifoso del Napoli la cosa mi farebbe girare non poco gli zebedei) che ridurrebbero a  fake la “notizia“ di un Andrea Agnelli intenzionato a comprarsi le azioni Juve del cugino e quella di un John Elkann intenzionato a  sbarazzarsi  della società. Mentre si attendono i primi vagiti del processo (che dovrebbe iniziare a marzo) dopo il rinvio a giudizio dei dirigenti bianconeri, e mentre centinaia  di azzeccagarbugli dicono la “loro“ su quanto starebbe arrischiando la Juve  (da Roma in giù le ipotesi sono invariabilmente legate a  punti di penalizzazione, retrocessione, revoca degli scudetti e per alcuni  anche  radiazione) il fanta-mercato continua. Vi risparmio i nomi. Alcuni sono privi di fondamento.  Ma una considerazione la faccio: ma le altre procure? Niente di nuovo dalle loro parti?  E i media, così solerti, cosi implacabili quando sentono “l'odore del sangue“ non hanno curiosità? Si sono abituati a lavorare solo addentando i “bocconi“ che gli gettano le procure ?

La Corte Suprema di giustizia si è espressa sulla Superlega. E ha detto che senza il consenso di Uefa e Fifa, nessuno può organizzare manifestazioni sportive che non abbiano le necessarie “garanzie“. Pronuncia repressiva dal punto di vista del libero mercato.  Ma le Considerazioni della Suprema Corte, codificano come l'Uefa  sia di fatto in una posizione di monopolio. Non ha concorrenti. Detta lei le regole. Decide lei quanto distribuire ai club e quanto trattenere per se stessa. La Superlega sarà (anzi è stata) la cazzata del secolo. Ma i problemi economici del calcio non è in grado di risolverli l'Uefa. Non con le regole attualmente in vigore. Può non piacere, ma è così.   

“Se battete una tra Juve, Milan o Inter vi mando un bus carico di  troie“. Mi spiace per la parolaccia. Ma peggio sono gli  asterischi. Parole di Silvio Berlusconi alla cena sociale del Monza, riferendo la promessa fatta ai giocatori nello spogliatoio. Non è chiaro se Berlusconi abbia poi “onorato“ la promessa, visto che effettivamente il Monza ha battuto mesi fa la Juventus. La frase da caserma del Cavaliere ha indignato mezzo mondo. Una frase da “cumenda“  anni  Ottanta. Roba da cinepanettone con Boldi e  De Sica. Una frase che non tiene conto di come il mondo sia cambiato. Di come sia cambiata la sensibilità.  Silvio Berlusconi  è un vecchio signore: pensa da vecchio. Come le sfruttatissime barzellette che  continua ad “aggiornare“. Lapidare Berlusconi per una parola volgare è ipocrita: ognuno di noi, quotidianamente dice di peggio. Ma al Cavaliere andrebbe spiegato che quella frase (nonostante le risate dei “famigli“ )  non fa ridere. Chi può, dovrebbe farlo.

Mentre sto completando questa settimanale agenda di pensieri a  Torino sta nevicando:  gara di Champion's femminile rimandata di un'ora alle 19.30 per consentire di spalare la neve. Il clima, inclemente,  ha tenuto il pubblico a casa. Peccato perché le ragazze si sono rivelate “caldissime": 5-0 allo Zurigo con poker di Girelli. Ora si giocheranno la qualificazione a Lione. Sono la Juventus, la vera unica Juventus di questi tormentati  tempi. In Francia venderanno cara la pelle: scommettiamo?