"QUANDO FISCHIA L'INIZIO...."

13.08.2018 20:54 di  Caterina Baffoni   vedi letture
"QUANDO FISCHIA L'INIZIO...."
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Nel 1957 si andò per ammirare Sivori. Nell'82 fu la volta di "Le Roi" Platini. Nel '90 la curiosità fu per il "divin codino" Baggio. Nel '93 i riflettori furono tutti puntati su "Pinturicchio", mentre nel '96 la scena se la prese di diritto un certo Zizou. Oggi, invece, godiamoci lui: CR7    

 Passano gli anni dunque, cambiano le abitudini e si modificano i giorni nei calendari, eppure non diviene mai banale il giorno in cui la Juve gioca in quel di Villar Perosa nella tradizionale partita in famiglia, contro la squadra Primavera. Fascino e storia che si intrecceranno in un'atmosfera speciale e unica. E' l'incontro tra il pubblico, i tifosi e la squadra. Lì, proprio lì, nel luogo "sacro" della tradizione bianconera per eccellenza. Un tripudio di emozioni che ogni volta si rinnova e si ritrova in un unico abbraccio tra l'essere giocatore e l'essere tifoso. 

 E proprio nella tradizionale kermesse piemontese, questa volta, spiccava la casacca numero 7. Un simbolo, quello che nel giro di un mese o poco più e dall'alto della manifesta superiorità, è già diventato il trascinatore della Vecchia Signora.

Il miglior biglietto da visita in vista di una stagione importante perchè tutti, a partire dal presidente Agnelli e dai 5 mila spettatori presenti ieri pomeriggio al campo “Gaetano Scirea” di Villar Perosa hanno le idee chiare: portare a "casa" la Champions League riponendo le proprie speranze su quello che è il miglior calciatore al mondo, e a cui sono bastati la bellezza, quasi come fosse una favola, di solo "sette" minuti di gioco per insaccare in rete la prima gioia bianconera.

Mister cinque Champions League, e altrettanti Palloni d'oro, non si è concesso visibilmente alle emozioni, ma non perchè abbia un cuore di pietra, ma semplicemente perchè ha dato per l'ennesima volta la dimostrazione di essere un professionista impeccabile, concentrato esclusivamente sulla sua nuova avventura. Il primo tocco applauditissimo e osannato, è infatti un semplice passaggio per Rodrigo Bentancur. Tanto basta ad accendere di passione il tifo zebrato. Di lì in poi, è solo puro gioco di sguardi, di emozioni ricambiate, di occhi sgranati e di un amore già nato sotto un'incredibile stella, contornata da visibile curiosità. 

Basti pensare che il fenomeno lusitano, in un ibrido 4-4-2 disegnato da mister Allegri, ha impiegato pochissimi minuti per il primo squillo vincente, servito da un ottimo tocco di Bernardeschi. Un destro potente e piazzato all'angolino. 

Sempre di test amichevole giocato in famiglia si è trattato, ma la partitella contro la Primavera è servita a Madama  giusto per oliare i meccanismi globali e per inserire i nuovi nell'ingranaggio bianconero. In attesa del debutto ufficiale di sabato contro il Chievo Verona, le cose procedono nel migliore dei modi anche sul campo, perchè se dal punto di vista  fisico, ci siamo, dal lato tecnico-tattico, ovviamente, ci sarà da lavorare per trovare la giusta alchimia e armonia tra i compagni come normale che sia. 

Tuttavia, Cristiano viaggia già spedito verso una grande prestazione da sfoggiare al Bentegodi nella prima di campionato contro i Clivensi, supportato dall'intesa con i compagni e da un feeling promettente con Dybala. 

Perchè con l'arrivo del fenomeno ex Real, inevitabilmente, sono cambiate le dinamiche offensive e gli stimoli di tutti i compagni di squadra. 

La nuova ricetta in casa Juve è dunque chiara e servita: difesa solida, movimenti senza palla supportati da tocchi veloci e fantasia al potere del numero sette. Poi, è già storia. E' già tempo di una nuova avventura, perchè "quando fischia l'inizio e l'inizio è quel sogno che sei...."