Nel segno di Kenan, la guida della Juventus

Nel segno di Kenan, la guida della Juventus  
La Juventus continua a fare affidamento sui suoi grandi giocatori, protagonisti capaci di “togliere le castagne dal fuoco” quando la formazione bianconera fatica a trovare il ritmo giusto. Anche contro il Cagliari abbiamo visto una squadra poco brillante, soprattutto in fase offensiva, dove servirebbe maggiore concretezza.

Gli attaccanti della Juventus devono ritrovare quella incisività che, ai tempi di Del Piero, significava gol decisivi e qualità nelle giocate, questo sì chiede ad Yildiz. È fondamentale che il centravanti bianconero giochi più vicino possibile all’area di rigore: quando resta in zona offensiva, i difensori avversari vanno in difficoltà e aumentano le occasioni da gol.

Chi lo aiuta? 

La Juventus deve quindi sfruttare meglio la posizione delle sue stelle in attacco, soprattutto ora che manca Vlahović. Senza il suo riferimento principale, sarà cruciale collocare gli altri attaccanti nel punto del campo più vicino possibile alla porta, per creare pericoli e concretizzare le azioni.

Il recente impegno in Norvegia di martedì ha pesato sulle gambe e giocare nuovamente il sabato non è mai semplice, soprattutto dopo quella trasferta così lunga e ritardata. Alcuni giocatori, come già successo in passato, hanno pagato la fatica accumulata.

Questa non è la Juventus “standard” che i tifosi si aspettano e, sinceramente, ciò che abbiamo visto finora non è sufficiente. Ora arriva la sfida di Coppa Italia e poi il match decisivo contro il Napoli: la Juventus può ancora disputare una grande partita, ma resta un problema centrale che continuiamo ad evidenziare e non riguarda solo l'attacco: i gol subiti sono sempre troppi, e senza maggiore solidità difensiva sarà difficile competere ai massimi livelli.

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